Pop. 1280

Imps of Perversion

2013 (Sacred Bones)
noise-rock, garage post-punk

L’evoluzione sonora dei Pop. 1280 prosegue con le dieci tracce di “Imps Of Perversion”, titolo che rimanda all’omonimo racconto di Edgar Allan Poe, cui la band si è ispirata per trattare le tematiche legate alla perversione e alla tentazione.

Tutto il disco ruota intorno alla voce inviperita e teatrale di Chris Bug e alla chitarra disarmonica, squillante, rumorosissima di Ivan Lip (ascoltate, ad esempio, “Human Probe II”), tanto che sembra di essere nel bel mezzo di una scazzottata tra Jesus Lizard e Birthday Party, benedetta, in cabina di regia, dalla mano esperta di Martin Bisi.
Il cupo risuonare del basso e dosi calibrate di synth contribuiscono ad accentuare le nevrosi e la barbarie di un suono essenzialmente “garagista” (“The Control Freak”), capace anche di torture lo-fi con tanto di voce filtrata (“Population Control”).

Le ossessioni Stooges di “Nailhouse” ci arrivano, più avanti, come un’eco trasfigurata dalla mano terroristica dei Cop Shoot Cop, mentre le scudisciate elettriche di “Do The Anglefish” procedono assordanti nel solco di martellamenti tribaleggianti e il passo solenne di “Coma Baby” è intralciato da accelerazioni “nascoste”.
La ballata inquieta di “Riding Shotgun”, con basso pulsante e pulviscolo digitale in rotazione, è, invece, una chiusa fiacca, ma possiamo anche far finta di niente, dopo tutto il casino e la rabbia dei primi nove brani.

01/09/2013

Tracklist

  1. Lights Out
  2. The Control Freak
  3. Population Control
  4. Nailhouse
  5. Human Probe II
  6. Do the Angelfish
  7. Dawn of Man
  8. Coma Baby
  9. Human Probe
  10. Riding Shotgun

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