Non c’è da nascondersi: fin dall’inizio, l’esordio su Lp dei Proper Ornaments suona abbastanza velleitario – il solito tributo smozzicato ai Velvet Underground. Waiting for the summer, voci annacquate, la chitarra-carillon… Poi però vira, almeno in qualche occasione, su un Dunedin sound molto più secco e certo meno battuto dalle giovani band odierne (“Who Thought”, “Are You Blind”), stentando a trovare il pezzo “decisivo”, con l’unico guizzo affidato agli slanci melodici di “Drop Off”, che potrebbe venire dai primi Go-Betweens.
Il disco prosegue senza sbalzi, tra le narcotiche “Recalling” e “You Still”, un altro rigurgito jangle come “Shining Bright”, e qualche stornello assonnato. In generale, un po’ pochino per andare oltre un ascolto scorrevole quanto di breve durata.
06/01/2014