Traducendo la musica in gergo farmaceutico, si potrebbe incasellare tranquillamente i Rue Royale tra i palliativi. Coppia anche nella vita, il duo americano è autore da ormai diversi capitoli di un folk-pop “educato” e spesso anonimo, che anche qui non smentisce regalando l’ennesimo disco da mandare giù dopo i pasti, per alleviare un po’ il mal di testa, e poco più.
Realizzato grazie a una campagna Kickstarter che ha visto la band superare l’obiettivo di finanziamento, “Remedies Ahead” si compone di tante piccoli motivi-tributo a questo o quell’artista (i Fleetwood Mac di “Set Out To Discover”, i Gravenhurst di “Shouldn’t Have Closed My Eyes”, la litania alla Low di “Changed My Grip”), in un tono generale che ricorda l’ultimo Kozelek.
Insomma, anche “Remedies Ahead” è la conferma di un artigianato che fa della calligrafia il suo punto di forza – ma anche la sua cronica debolezza.
22/10/2013