Selton

Saudade

2013 (Antistar)
alt-pop
5.5

Distintosi con le piccole magie del disco omonimo del 2010 su Antistar, il potenziale dei Selton è stato finalmente scoperto, seppur ancora in sordina, dal circuito alternativo italiano. Il seguito “Saudade” sembra già voler speculare sul folklore delle loro origini brasiliane per rendersi più appetibile, in una retromarcia che incontra stilisticamente il loro debutto “Banana à Milanesa” (2008).

Così, solo “Vado Via” farebbe bella figura nel predecessore, con la sua babele di voci, la melodia accattivante e i veloci cambi di tempo, anche se vittima della sua brevità, ma pure l’inferiore ma maggiormente trascinante “Eu Nasci No Meio De Um Monte de Gente”.
Il grosso dell’opera tende a illanguidirsi. Un "uh" a cappella dei Beach Boys e un arrangiamento freak incorniciano una ballata acustica alla Dente in “Un Ricordo per Me” (analoga è “Un Passato al Futuro”), mentre proprio Dente in persona compare in uno dei vari bubblegum del disco, “Piccola Sbronza”, insieme al ritmo festante di “Qui Nem Gilò”, una “Across the Sea” in cui le armonie vocali sono sfruttate al massimo, e la più sinceramente Paul Simon-iana “You’re Good”.

Un album, brevissimo e spesso anche conciso, di riconversione pop alla Vampire Weekend, in bilico tra intrattenimento a buon mercato e media masticabilità, che paga lo scotto di un madornale appiattimento d’atmosfera. Oltre a Dente (“Un Passato al Futuro” è proprio di suo pugno), c’è sua maestà Arto Lindsay in “Qui Nem Gilò” (cover di Luiz Gonzaga). “Serviço Bem Feito”, coverizzato per una manciata di secondi, è un traditional.

07/06/2013

Tracklist

  1. Qui Nem Gilò
  2. Un Ricordo per Me
  3. Piccola Sbronza
  4. Across the Sea
  5. Ghost Song
  6. Vado Via
  7. Serviço Bem Feito
  8. You’re Good
  9. Un Passato al Futuro
  10. Eu Nasci No Meio De Um Monte de Gente

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