Altro meraviglioso feticcio di nastro magnetico di quei feticisti che risiedono in casa Tapemancy. Ogni loro uscita è strettamente associata a un’arte divinatoria. Dopo la caffeomanzia di Clara Engel, questa volta tocca all’alomanzia – l’arte basata sull’interpretazione dei cristalli di sale – di “The Skeleton’s Keys” di Chris Renison aka The Transmutations: solitario e misterioso artista di provenienza britannica.
Alcuni brani di questo tape si possono trovare nell’album dello scorso anno intitolato “The Hundred Years”: uscito prima come cd-r per l’inglese Reverb Worship (vedi Magdalena Solis) e dopo in audio cassetta da una neonata etichetta parigina.
Chris Renison emette frequenze che stabilizzano le particelle negative del cervello, e d’altronde non si sarebbe nascosto dietro questo pseudonimo. Sonorità ipnotiche e magnetiche, malinconiche e calde: sembra di stare da soli al crepuscolo all’interno del grosso salone per banchetti di un castello medievale in rovina da secoli.
Si alza il ponte levatoio, i portoni si spalancano, ed ecco che cominciano a risuonare, fra le gelide pareti in roccia bianca di Dover, i lenti e affascinanti ritmi drone-folk di “The Transmutations”.
Forti reminescenze di folk tradizionale britannico, sparute tracce di acid-folk, ma soprattutto tanto neo-folk currentiano accompagnano questo disco dal triste scheletro.
Funeree murder ballad sono l’ossatura per la strepitosa “The Bramble Briar”, in “Long Lankin” il timbro vocale somiglia maledettamente a quello di David Tibet.
Immaginiamo un moderno menestrello (“The Three Butchers”) che, con la propria fisarmonica dai toni sempre mesti e cupi (“Cruel Mother”), racconta storie tragiche; talvolta al limite dello spoken (“Hanged I Shall Be”) e in altre occasioni solo in modalità strumentale (“Jack Ketch And The Solents”), assumendo anche caratteristiche da macabra marcia in omaggio ai caduti della guerra dei cent’anni tra francesi e inglesi (“Confession Of An English Dancing Master”).
The Transmutations sarà in tour in tutti i diroccati castelli medievali europei: da non perdere.
09/05/2013