Time Is A Mountain

Time Is A Mountain

2013 (Hapna)
psichedelia, jazz, prog

Lasciato lì, in mezzo alla classifica dei migliori album del 2013, l’esordio dei Time Is A Mountain era come un figlio illegittimo, uno strano ibrido sonoro che cercavi di comprare su Amazon ed e-Bay senza successo, un file digitale che difficilmente riuscivi a identificare con la materia sonora in esso contenuta. Il progetto di Tomas Hallonsten (Concretes, Fire Orchestra, Tenniscoats, Camera Obscura etc.) è ardito e molto lontano dalle correnti revivalistiche di questo ventennio di memorie rielaborate, l’orizzonte è più imperscrutabile, l’appeal è molto flebile e la fusione stilistica è talmente prevedibile che suona strano che il risultato sia ben lontano dalle premesse degli elementi messi in campo.
Dopo una prima tiratura andata sold-out (300 copie), la Hapna si appresta a ripubblicare l’album in 300 copie in vinile bianco, grazie all’inatteso successo critico di questo mélange musicale che nasce dalle memorie infantili dell’autore e dalla sua percezione sonora degli anni 80, ovvero il suono di un synth analogico, le suggestioni di un'Italia mai visitata eppure punto di partenza per i sogni del giovane Tomas, il desiderio di riabbracciare quelle illusioni e quelle speranze che hanno messo in moto la fantasia del musicista svedese.

Andreas Werliin (Wildbirds & Peacedrums, Tonbruket, Fire!) e Johan Berthling (Tape, Fire!) sono i due complici di questa splendida avventura sonora: tastiera, batteria e basso sono gli unici protagonisti delle sette tracce, che, partendo da semplici spunti melodici e lirici, mettono in moto una musica allo stato fluido che assorbe qualsiasi stile trovi sulla sua strada. Le tastiere sanno ora di jazz, ora di progressive anni 70, e anche di rock psichedelico, con scampoli di Bo Hansson (tastierista e chitarrista svedese amato da Hendrix), frammenti dei Colosseum di “Valentine Suite” e psichedelia leggermente West Coast riletta alla maniera dei sottovalutati Always August. Basso e batteria tracciano la strada per inattese virate di stile, impedendo la stasi emotiva tipica di molta musica strumentale.

Non è facile dissertare delle ottime intuizioni dei Time Is A Mountain, ad esempio la virata verso il dub della eccellente “Tunnels in Time” è inattesa e ricca di straordinarie acrobazie strumentali. Jazz, prog e dub si sposano in una elaborata e raffinata mini-suite che mette insieme Miles Davis e Pink Floyd, mentre le strutture funky di “Clavier” sono solo una tavolozza su cui spargere infinite sfumature di colore: la tastiera sfrutta le nuance del minimalismo, basso e batteria squarciano la flebile linea melodica per permettere a glitch e noise di decorare il tutto.
Tomas Hallonsten è un abile maestro della sala d’incisione, con distorsioni di synth inganna l’ascoltatore dando vita a chitarre inesistenti e sulla struttura progressive molto rilassante di “Wooden Keys” sviluppa arcane soluzioni rock. Nello stesso tempo, nel piccolo capolavoro di “Clear-Out Clouds”, sfrutta tutte le infinite sfumature della psichedelia con melodie barbare che man mano prendono forma e infiammano lo spirito da jam-session del brano.

La pausa quasi estatica di “Magicien” è un altro prezioso tassello di questo progetto: organo e synth creano trame di seta e lana per un tappeto sonoro di pregiata manifattura, e le sfumature di jazz e prog italian-style di “Tempi Campi” difficilmente vi lasceranno indifferenti.
La vera forza del progetto Time Is A Mountain è quella di risultare free-form e legato all’improvvisazione casuale, mentre ogni frammento lirico è strutturato con complesse e ricercate soluzioni musicali, in una metodologia che caratterizzava molta produzione anni 70 del rock alternativo che gli svedesi riabbracciano con abilità e convinzione.

La ristampa in vinile è prossima, non fatevi sfuggire questo future-classic nonché cult-record da e-Bay o fiera del vinile: i quarantadue minuti di “Time Is A Mountain” vi sembreranno pochi e sarà difficile ascoltare altro per almeno una quindicina di giorni. Mesmerico.

12/04/2014

Tracklist

  1. Clear-Out Clouds
  2. Wooden Keys
  3. Clavier
  4. Magicien
  5. Tempi Campi
  6. Tunnels in Time
  7. Zul Iwan

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