La The Prisoner Records di Michele Bitossi (Numero6, Mezzala) ci ha preso gusto a lanciare nomi nuovi – o quasi – del sottobosco indie italiano, offrendo loro la ribalta che meritano. A breve distanza dal successo del secondo atto degli Ofeliadorme, la label ligure ritenta il colpaccio con i Tomakin, giovane formazione di stanza a Genova e Alessandria (Alessio Mazzei alla voce, Daniel Joy Pistarino a synth e tastiere, Giovanni Facelli a voce, chitarre, synth, basso, Valerio Gaglione a voce, chitarre, basso e synth, Denis Martino al basso, Manuel Concilio alla batteria e, in versione live, Federica Addari a synth e cori), a sua volta attesa a confermare quanto di buono aveva fatto intravedere nell'esordio “Geografia Di Un Momento” (Sciopero Records).
“Epopea Di Uno Qualunque” - di cui a lato trovate lo streaming in esclusiva per Ondarock -, prodotto e registrato da Fabio Martino (Yo Yo Mundi) e Mattia Cominotto, ne segue le orme, segnando al contempo un bel salto in avanti sotto ogni punto di vista: undici canzoni di synth-pop dal retrogusto new wave e testi curati sono gli ingredienti essenziali di un disco che guarda in faccia la realtà, smascherandone vizi e tic in una commedia sul genere umano che alterna agrodolci canzoni ballabili a brani più lenti e riflessivi, talvolta ammantati da una vaga psichedelia.
La carrellata di anti-eroi che compongono questa “epopea” parte con la cadenza dance di “Avanguardisti”, spietato ritratto dei motociclisti che vanno a 300 all'ora per fuggire da se stessi, per proseguire con i figli di papà descritti in “Squali”, che vira decisa verso la new wave. E poi ancora la fashion-blogger che diviene opinion leader in “Poser”, gli pseudo-artisti senza arte né parte di “Bluff Art”: personaggi qualunque che si credono, ingiustamente, al di sopra della media e di conseguenza, giustamente, presi per i fondelli.
Ritornando alla musica, “La Legge di Murphy” e “Fuori Orario” sono pezzi dall'appeal radiofonico, e testimoniano la crescita compiuta a livello di scrittura e arrangiamenti dai Tomakin. Non mancano poi le varianti sul tema: la ballata sintetica “Quasi Mai Delusi”, la veloce inquietudine di “Il Vuoto di Torricelli”, i Verdena di Wow che affiorano in “Rave” e i Bluvertigo in “Flotta Interstellare”.
Ricco di contenuti, fresco e al tempo stesso impegnato, “Epopea Di Uno Qualunque” è un album piacevole e pieno di personalità. Quanto basta per annoverare i Tomakin tra i talenti emergenti del panorama indipendente italiano.
15/04/2013