Ulver

The Norwegian National Opera

2013 (Kscope)
ulver

Nel 2009 viene interrotto l'ascetismo che gli Ulver si erano imposti per circa 15 anni, relegandosi in studio per dare forma a sonorità inaudite e hors catégorie. Un progetto in continua evoluzione da parte di una congrega di musicisti straordinari, che hanno forgiato un'esperienza musicale del tutto unica nella congerie degli anni Zero. Il concerto del 31 luglio 2010 alla Norwegian National Opera di Oslo dà testimonianza, e insieme la misura dell'importanza di questo insperato ritorno sulla scena, che accumula anni e anni di lavoro e li condensa organicamente in uno spettacolo di enorme suggestione e mestiere.

Come e più del solito, gli Ulver ci obbligano a immobilizzarci e guardare, ascoltare. Lo fanno col potere della seduzione e del mistero, col fascino di uno spettacolo che parla direttamente ai nostri sentimenti primari. La quieta e inquietante arte performativa di Ian Johnstone nel prologo e nell'epilogo, sorretta da un pianoforte minimale, racchiude gli episodi di quella che in definitiva appare come una nuova, eclettica magnum opus composta da alcuni dei momenti più significativi della loro discografia recente. Vette di commovente intensità si alternano a partire dall'organo di “Eos”, manifesto della svolta di “Shadows Of The Sun” ed estasi assoluta, come di musica delle sfere, per approdare alla danza terrena di “Let The Children Go”.

L'accostamento tra intimismo e le liriche solenni di Kristoffer Rygg (“Little Blue Bird”) trova complemento nei potenti visual proiettati su grande schermo – e scientemente dinamicizzati nel montaggio del Dvd – dall'orrore del massacro nazista e della bomba atomica a pastiche grandguignoleschi e proto-pornografici, di memoria quasi dadaista. Luci ed elettronica pervasiva deflagrano nei momenti più futuristi (la doppietta “A Memorable Fancy/Hallways of Always”), arrivando alla comparsata della chitarra di Fennesz in “Like Music” e sino alla lunga coda strumentale, un esercizio di soundscaping ammaliante e definitivo.

A tre anni dalla sua registrazione, gli Ulver ci consegnano una meta-opera in grado di suggellare la loro piena maturità artistica, nonché un altro momento prezioso per fermarci ad ascoltare veramente (il mea culpa parte dal sottoscritto). Grande musica e arti visive si uniscono indissolubilmente grazie a un lavoro di regia e montaggio al completo servizio dell'atmosfera ideata per il tour di “Wars Of The Roses”, divenuto la giusta celebrazione del mito norvegese.

03/08/2013

Tracklist

  1. The Moon Piece
  2. Eos
  3. Let the Children Go
  4. Little Blue Bird
  5. Rock Massif
  6. For the Love of God
  7. In the Red
  8. Operator
  9. Funebre
  10. Excerpts of Silence
  11. A Memorable Fancy
  12. Hallways of Always
  13. England
  14. A Cold Kiss
  15. Like Music
  16. Not Saved
  17. The Leg Cutting Piece

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