A Singer Of Songs

From Hello To Goodbye

2014 (Son Canciones)
songwriter

Incontri e addii. Ma, più di tutto, quello che sta nel mezzo. Se dovessimo disegnare una mappa della nostra vita, sarebbe fatta di questo. Note e tratteggi, secondo una legenda comprensibile solo a noi stessi. Proprio come la copertina del nuovo disco firmato A Singer Of Songs, con il suo planisfero punteggiato di aeroplani e imbarcazioni di carta.
L’idea è nata quasi per caso, quando un amico appena arrivato a Barcellona ha chiesto a Lieven Scheerlinck di prestargli una piantina della città. Lui ha tirato fuori dal cassetto la vecchia piantina che usava per orientarsi quando Barcellona non era ancora diventata la sua casa, subito dopo essersi trasferito dal Belgio. “Era piena di cose scritte e sottolineate con matite ed evidenziatori. Era come tornare indietro nel tempo”.

Per presentare “From Hello To Goodbye”, Scheerlinck ha chiesto a Lucía Mussini di disegnare una carta così. Una mappa di memorie personali. Perché, stavolta come non mai, è il viaggio il fulcro intorno a cui si dipanano le sue nuove canzoni.
Viaggio come sinonimo di incompiutezza (“Più cose impari, più ti rendi conto di quanto poco sai”). Ma anche viaggio come sinonimo di compagnia: è proprio lungo la strada, infatti, che Scheerlinck si è imbattuto nei compagni che hanno reso possibile la nuova incarnazione di A Singer Of Songs: Laura Räsänen al violino e ai controcanti, Germán Gadea alla tromba e José Roselló alla batteria. Senza dimenticare Mabel Alonso, con cui Scheerlinck ha deciso di fondare la propria personale etichetta discografica, battezzata Son Canciones.

Quello che era nato come il progetto di un songwriter solitario assume insomma la forma di una band vera e propria. Allargando gli orizzonti verso sonorità più lievi e variegate, capaci di fare di “From Hello To Goodbye” il lavoro più incisivo della carriera di Scheerlinck.
A tracciare il legame con il precedente “There Is A Home For You” è l’introduzione fluttuante di “Another Way Of Saying Hello”, attraverso cui si materializza uno scheletro di elettricità pronto ad assumere le fattezze del fantasma di Elliott Smith. Ma subito il coro impalpabile di “The Question Is The Answer” conferisce un’aura di leggerezza pensosa alle elegie ormai familiari di Scheerlinck. Anche quando gli arpeggi acustici sembrano tornare all’antico, come in “Map Of Lost Places”, gli arrangiamenti arrotondano i contorni, arrivando a tradurre in forma di perfetta pop song il distillato di nostalgia e attesa di “Come Back To Me”.

Ecco allora “I’ll Follow You” librarsi su una giostrina circense, mentre il passo di “The Runner” acquista una spigliatezza che sa di Go-Betweens. Soprattutto, è l’affacciarsi della tromba a virare verso tonalità più romantiche i toni di “From Hello To Goodbye”: sulla danza uggiosa di “Autumn Rain” accompagna un beat al rallentatore in stile Sparklehorse, sulle screziature elettriche di “Another Day” porta alla memoria i Belle And Sebastian di un tempo. Ed è proprio lì che è racchiuso il cuore del disco, nella semplicità con cui “Another Day” riesce a incantare con i suoi fremiti di violino, l’intreccio delicato delle voci, i microfoni filtrati e gli sbuffi della batteria.

“I should be upfront with you/ Happiness will make me fat and bald/ And maybe sometimes cruel”, confessa Scheerlinck in “The Question Is The Answer”. La felicità può diventare una trappola, quando fa smettere di cercare. Il punto è conservare un cuore irrequieto, un cuore sempre in viaggio. Forse un giorno, unendo i punti sulla mappa, tutto diventerà chiaro. Forse potremo capire davvero chi siamo. “Maybe one day I’ll be back/ Not to hide I’m broken but to heal/ And maybe I will draw a map/ Of all the lost places inside me”.

29/10/2014

Tracklist

  1. Another Way Of Saying Hello
  2. The Question Is The Answer
  3. Autumn Rain
  4. I'll Follow You
  5. Another Day
  6. Sand In My Shoes
  7. Come Back To Me
  8. Map Of Lost Places
  9. The Runner
  10. If I Go

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