...A Toys Orchestra

Butterfly Effect

2014 (Urtovox / Ala Bianca)
alt-pop

“Made To Grow Old”, recita esattamente così la prima traccia di “Butterfly Effect”, il sesto lavoro in studio degli …A Toys Orchestra, che continuano ad ampliare il proprio raggio d’azione artistico. Per ideare il successore dei due apprezzati “Midnight”, Enzo Moretto e compagnia sono volati a Berlino con l’intento di dar vita a un progetto dal respiro internazionale. Oltrepassare i confini italiani è stata sempre un’idea fissa, confortata dalla scelta del cantato in lingua inglese, e supportata un paio d’anni fa persino da una compilation retrospettiva destinata al mercato estero.

Al super-collaudato quartetto base (accanto ad Enzo ci sono sempre Andrea Perillo e Raffaele Benevento, oltre naturalmente a Ilaria D’Angelis) si è aggiunto per l’occasione il polistrumentista Julian Barrett, che seguirà la band anche nel tour promozionale. In cabina di regia si è seduto Jeremy Glover, in passato già con Liars, Devastations e Crystal Castles. Fra le pieghe di “Butterfly Effect”, titolo che richiama la teoria del caos, ci sono alcune fra le migliori composizioni mai scritte dalla band, che dimostrano un songwriting maturo ed evoluto, incastonate in un lavoro che punta verso un alternative pop piacevole, nel quale il ruolo dell’elettronica è tutt’altro che secondario, e l’epicità un obiettivo importante.

I soliti ingredienti, ma frullati in maniera lievemente diversa rispetto al passato, ad eempio si gioca molto con gli anni 80, quelli plasticosi e divertenti di “Always I’m Wrong” e “Mirrorball”, e con i ritornelli gloriosi di “Come On Get Out” e “Take My Place”. Resta forte la radice Arcade Fire, evidentissima in alcuni stralci di “Fall To Restart” e “Wake Me Up”, dai titoli persino assonanti con le hit di Wim Butler e soci “Ready To Start” e “Wake Up”. Ma i veri capolavori dell’album, quelli per i quali questo disco verrà ricordato, prendono le sembianze di due ballad sopraffine: la rotonda “Quiver” e l’algida “My Heroes Are All Dead”, mirabile incrocio fra minimal-wave e indie-pop, con tanto di crescendo finale. E’ qui che “Butterfly Effect” guadagna punti decisivi, imponendosi come uno dei lavori italiani più riusciti dell’anno, consolidanso definitivamente la posizione dei quattro musicisti di Agropoli (ma da tempo di stanza a Bologna) nell’olimpo delle migliori formazioni italiane dell’ultimo decennio.

14/10/2014

Tracklist

  1. Made To Grow Old
  2. Fall To Restart
  3. Always I’m Wrong
  4. My Heroes Are All Dead
  5. Mirrorball
  6. Wake Me Up
  7. Come On, Get Out
  8. Quiver
  9. Mary
  10. Take My Place
  11. All Around The World

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