Shake Shook Shaken

2014 (Cinq 7)
synth-pop, electro-pop

Il duo franco finnico formato da Dan Levy e Olivia Merilahti giunge al terzo album dopo il discreto riscontro ricavato da “Both Ways Open Jaws”, opera pop di pregio che nel 2011 bissò l'altrettanta lucentezza dell'esordio “A Mouthful”. L'incredibile facilità con cui i due musicisti sono riusciti in soli due album a concentrare tanto potenziale ha creato una giustificata curiosità nei confronti della nuova uscita discografica.

“Shake Shook Shaken” apporta profonde modifiche al suono del gruppo fin dall'iniziale “Keep Your Lips Sealed”. Via chitarre o qualsiasi altro strumento acustico, dentro synth, drum-machine e tastieroni profondi e carnosi. Siamo dunque passati dall'art-pop-prima-St. Vincent a un synth-pop di forte ispirazione eighties, in cui linee robotiche prevalgono sull'impianto classico pop. Siamo dunque di fronte all'ennesima riesumazione di sonorità sentite mille volte? I Dø riescono a scansare l'ovvietà grazie a una grandissima fantasia compositiva, in cui l'uso più deciso di strumenti elettronici è solo un modo come un altro per esprimere la propria musica. Autrice di ritornelli assassini mai banali, la band ha il dono di saper fondere accessibilità con ricerca sonora, dando sfaccettature inaspettate ai brani. Parte consistente dell'attrattiva del progetto è indubbiamente la figura di Olivia, la cui voce sorprende per versatilità, capace di passare senza intoppi fra brani ombrosi o movimentati, mentre il suo aspetto introverso e sensuale al tempo stesso aggiunge un appeal innegabile. La resa live di questo album, a giudicare dalle esibizioni in giro per il mondo, pare essere esaltante.

Ricordi dell'indie-pop innegabilmente cool (il bell'intreccio vocale di “Trustful Hands”) a cui ci avevano abituato rimangono, tuttavia la nuova tendenza esplode sotto forma di deflagrazioni techno degne di nota - la fantastica “Miracles (Back In Time)”, lo strumentale “Omen” - singoli electro-pop solari (le radiofoniche “Despair, Hangover & Ecstasy”, “Anita No!”, “Going Through Walls”), inni da scolaresca alternative (il bel tiro delle tastiere di “Lick My Wounds”). Un mood malinconico attanaglia altri episodi, dando all'insieme una vaga patina tutt'altro che pop (“Sparks”, “A Mess Like This”, “Opposite Ways”). Questo mix di suoni, sensazioni e temperature rende l'album un bel concentrato di alchimie pop, in cui la fantasia compositiva è soltanto un coadiuvante verso la forma apparentemente perfetta di guazzabuglio canzonettaro.

Nonostante la mancanza di qualche accordo di chitarra si faccia sentire, oltre ad alcune lungaggini di troppo (“Nature Will Remain”), “Shake Shook Shaken” è veramente un bel sentire. Se avete gradito i precedenti due album del sodalizio o se anche solo apprezzate il pop a tutto tondo, non potrete rimanere delusi da un disco il cui maggiore merito rimane quello di non banalizzare riferimenti ormai consunti. Le strada intrapresa è quella giusta, dalla prossima prova ci attendiamo grandi cose da Dan & Olivia.

30/07/2015

Tracklist

  1. Keep Your Lips Sealed     
  2. Trustful Hands     
  3. Miracles (Back In Time)     
  4. Sparks     
  5. Going Through Walls
  6. Despair, Hangover & Ecstasy     
  7. Anita No!
  8. A Mess Like This     
  9. Lick My Wounds     
  10. Opposite Ways     
  11. Nature Will Remain     
  12. Omen

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