Dream Police

Hypnotized

2014 (Sacred Bones)
alt-rock

“Hypnotized” è il primo parto del progetto collaterale di Mark Perro e Nick Chiericozzi (The Men) sotto il nome di Dream Police, un intrigante e leggermente dissonante set di canzoni che, anche se fatica a trovare una sua unità stilistica, offre una buona dose di spunti sonori in bilico tra le pagine più morbide dei Suicide e le taglienti atmosfere dei Dinosaur Jr.

Un vaso di pandora dove i due musicisti mettono apparantemente a casaccio brani che hanno la profondità del psych-blues in “Iris” e la prevedibilià del rock da stadio nella title track “Hypnotized”, contornati da fughe verso il kraut-rock più rilevanti rispetto al progetto madre.
In questa apparente schizofrenia risiede il pregio o il difetto del nuovo progetto del duo americano, ma è solo un problema per chi, come molti critici, amano catalogare in spettri sonori più ristretti quella che invece è un’esplosione dell’eclettismo sopito dalla lunga militanza nei The Men.
L’elettro-rock di “My Mama’s Dead” è ad esempio solo apparentemente l’ennesima rilettura dei Suicide, l’edificazione sonora è geniale e “Let It Be” racconta cosa avrebbero potuto fare del rock’n’roll i Big Star, se solo avessero avuto l’ardire di abbandonare tutto per l’elettronica, e poco importa se “Pouring Rain” ripete la stessa formula con un appeal pop più marcato.

Perro e Chiericozzi giocano a fare i War On Drugs senza preoccuparsi di essere parimenti gradevoli o mainstream. Sotto il nome di Dream Police si sentono liberi di osare, divertendosi e contagiando l’ascoltatore che non ama chiedersi, a ogni istante, se si è di fronte all’ennesimo album fondamentale dell’anno in corso. Scendono sul terreno di Future Islands e Oasis, dimostrando di poter dar vita a un bestseller se solo volessero, ma “Hypnotized” è la celebrazione della duttilità della pop music, che sia morbida e sinuosa come in “All We Are” o che suoni antica come nel blues alla Stooges “John” o finanche gothic-folk nella dolcissima ballata conclusiva “Sandy”, che tra voce femminile e campanelli conduce a un amabile finale un album che rappresenta una sfida alla normalità del pop, e che i due vincono nonostante alcune perplessità restino in attesa di una smentita o di una conferma.

15/02/2015

Tracklist

  1. Hypnotized
  2. My Mama’s Dead
  3. Iris
  4. Pouring Rain
  5. All We Are
  6. John
  7. Let It Be
  8. Sandy

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