Farglow

Meteors Remotes

2014 (DiNotte)
instrumental rock
6.5

Il quartetto dei veronesi Farglow (Marco Fasoli, Michele Zamboni, Giacomo Bressan, Gianluca Bassano) debutta con un albo omonimo autoprodotto nel 2009, ma trova la sua vera voce con “Meteors Remotes”. Il loro post-rock strumentale privilegia toni lirici e acquarellati a dispetto delle rudi geometrie “matematiche” (Taras Bulba, Three Second Kiss).

Non a caso il complesso eccelle quando più si mimetizza con la musica classica e la musica jazz, specie nella cinematica e baroccheggiante “Playground”, a tratti una canzone senza parole, che si arricchisce docilmente nei colori di armonici di chitarra e pianoforte. Così anche nella silenziosa “Type ‘n’ Speak”, amplificata da un tifone di tastiere sinfoniche, nel largo corale che sommerge gli arpeggi folk di “Talking About Beatles, in “Vers Le Ciel”, a spingersi fino ai vagiti di organo a canne, e nella sonata jazz per piano, chitarra e batteria, poi sfondata dai distorsori saettanti, di “Radio Ganymede”.

Gli altri brani mancano d’intensità e sintesi, come se bisognasse spremerli per ottenere il meglio, dai fraseggi aciduli con fugaci sconquassi elettronici di “Behavioral Therapy” e “Cob Swan Race”, al pezzo ambient remixato da controtempi di “Death”. “Super Red Carpet” richiama dimenticate esperienze italiche come Il Rumore Del Fiore Di Carta e sembra seguire il solco del post-rock “tascabile” dei Lymbyc Systym.

Il preziosismo acustico, supportato da una calibrata e altera produzione elettronica, è l’elemento che meglio caratterizza il disegno dell’albo. Ne risultano anche piccoli momenti alieni: non c’è canto ma in realtà c’è, è quello dell’ascolto senza malizia. Ottima preparazione tecnica.

31/03/2014

Tracklist

  1. Behavioral Therapy
  2. Death
  3. Playground
  4. Super Red Carpet
  5. Cob Swan Race
  6. Type ‘n’ Speak
  7. Talking About Beatles
  8. Vers Le Ciel
  9. Radio Ganymede

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