Halls

Love To Give

2014 (Soulshine)
art-pop, slowcore, post-rock

Torna, a sorpresa, con un album assai più organico che in passato il progetto Halls, che fa capo al londinese Sam Howard. Già descritto come l’album del suo schiudimento umano e artistico, “Love To Give” si configura fin da subito col suo tono ritualistico (“Sanctus”), che alterna la cantilena sacrale di Sam a improvvisi squarci di rumore abbacinante (la prolungata coda di “Body Eraser/Avalanche”) e progressioni chitarristiche dello slowcore più isolato e granitico (la chitarra Codeine-iana dell’iniziale title track, riconoscibili anche in “Forelsket”).

Percussioni e depressione sembrano tradire qualche ascendenza Radiohead (“Waves”), confermata nell’ossessivo, claustrofobico art-pop pianistico di “Aria”, mentre brani più toccanti come “You Must Learn To Live Again” portano più dalle parti della contaminazione tra post-rock e Vernon dei Foreign Fields.

La cosa più interessante rimane però l’aspetto sonoro del disco, congegnato come una sottilissima stratificazione brumosa, in cui tutto riesce a distinguersi pur confondendosi con e tra gli altri. “Love To Give” si dimostra però coerente con le premesse (il disco di un ritrovato intimismo, o di una ritrovata umanità) sempre sul piano concettuale, mai su quello emotivo – che alla fine è quello che conta in casi come questo.

02/03/2014

Tracklist

1. Love To Give
2. Sanctus
3. Harmony In Blue
4. Waves
5. Aria
6. You Must Learn To Live Again
7. Forelsket
8. Aside
9. Body Eraser / Avalanche

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