Lucertulas

Anatomyak

2014 (Macina Dischi / Robotradio)
noise-rock

I Lucertulas, in origine Superlucertulas, nascono nel 2003 a Venezia come trio noise-rock. Già autori di tre album (“Homo Volans”, 2004; “Tragol de Rova”, 2007, registrato con Giulio Favero; “The Brawl”, 2010), proseguono imperterriti sulla strada del rock più urticante nonostante i vari avvicendamenti che negli anni sono avvenuti in seno alla formazione: al chitarrista Christian Zandonella, unico tra i membri fondatori ancora nel gruppo, si affiancano oggi Federico Aggio a voce e chitarra e Luca Bottigliero alla batteria (più Federico Dionisi che si alterna con Zandonella alla chitarra in versione live).

“Anatomyak”, registrato da Federico Grella al Dirty Sound Studio di Angiari (Verona) e pubblicato a braccetto da Robotradio Records e Macina Dischi, colma un silenzio discografico lungo quattro anni e ripresenta una band alle prese con un sound che si apre a una più ampia gamma di influenze, quasi tutte comunque riconducibili all'alt-rock anni Novanta.
“A Good Father” apre l'opera all'insegna di trame post-grunge sulla scia dei Faith No More. “The Sailor” pigia sull'acceleratore e si getta in un caotico vortice rumorista. “Sickness” vira sul crossover dei Rage Against The Machine e lo infarcisce di magmatici riff chitarristici: senza dubbio il miglior brano del lotto. Anche “Beggars” rivela una duplice anima: se nella prima parte è facile ravvisare evidenti tracce di Nirvana, nella seconda i ritmi decelerano e la materia si fa ancora più asfittica e nera, fino quasi a lambire territori post-rock. Le geometrie ritmiche di “7” convogliano la tensione verso esplosioni noise, mentre i dieci minuti finali di “Caronte” guidano l'ascoltatore in un tunnel ipnotico apparentemente senza fine.

Tra moti rabbiosi e tensioni lasciate volutamente sotto pelle, i Lucertulas danno vita a mezz'ora di sound dinamico e a tratti senz'altro trascinante, benché nel complesso la formula risulti troppo calligrafica (è quasi un bignami dell'alt-rock nineties americano) e poco propensa a cercare strade personali.
“Anatomyak” esce in serie limitata su cd e vinile ed è scaricabile sui siti delle due etichette discografiche. La band sarà a breve impegnata in un lungo tour europeo.

02/05/2014

Tracklist

  1. A Good Father
  2. The Sailor
  3. Sickness
  4. Beggars
  5. 7
  6. Caronte

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