Maggie Rogers

Blood Ballet

2014 (Self-released)
songwriter, folk

Si sa, il tempo è più questione di percezione che dell'effettivo scorrere di minuti, ore e giorni. Lo stesso intervallo temporale, a seconda di chi lo vive e di come lo vive, può contorcersi o dilatarsi a dismisura, essere capiente come non mai oppure a malapena contenere un nugolo straripante di esperienze e incontri, che in così stretta successione possono davvero fare la differenza. Lo sa bene questo Maggie Rogers, che nell'arco di un solo biennio dalla timida auto-pubblicazione del brillante “The Echo” ha dato una svolta più che letterale alla propria vita, coincisa con il trasferimento a New York e con una crescita personale che ben pochi possono vantare di aver raggiunto in un lasso tutto sommato non così lungo.
Il percorso di formazione e di conoscenza svolto si è riversato quindi del tutto nelle nove tracce che compongono il nuovo lavoro “Blood Ballet”, ancora una volta pubblicato soltanto nel formato digitale e ancora una volta distribuito a offerta libera attraverso il profilo Bandcamp della musicista. La maturazione, sotto ogni punto di vista, è davvero sorprendente: non tanto perché non ci fosse sufficiente materiale di partenza su cui lavorare (il disco d'esordio brillava per una freschezza di scrittura e una conoscenza della materia folk davvero invidiabile), ma quanto perché un approdo così veloce e completo a un'espressività che si potrebbe definire già classica e assolutamente personale lascia intravedere potenzialità davvero interessanti per il futuro, imminente o meno che sia. Ben più di una semplice promessa, insomma.

Con il fido banjo sempre in prima linea nel processo di scrittura, che si tratti dello strumento d'elezione sul quale adagiare storie e riflessioni, oppure di uno soltanto tra i vari componenti di un apparato musicale che sovente abbraccia spessori rock, la Rogers abbandona parzialmente la leggerezza melodica del debutto a favore di una ricetta espressiva più completa, provvista di striature più oscure e di una carica introspettiva impossibile da ignorare. Dedicato a un giovane recentemente scomparso per omicidio, informato da una vena lirica malinconica, capace di notevole profondità e varietà tematica, il disco approfondisce nel dettaglio le buone qualità autoriali e compositive della musicista, che adesso sa dosare umori e emozioni con scafata naturalezza, gestire ritmi, colori e strumentazione adattandoli alla propria sensibilità, marchiandoli a fuoco con interpretazioni nettamente migliorate nel calore e nel trasporto, specie quando il discorso si fa marcatamente soggettivo.

Che si tratti di intime romanze da suonare soli, appartati dal resto del mondo (il dolce gioco di riverberi e banjo di “Resonant Body”), oppure di pezzi avvolti da un dinamismo più drammatico e intenso (già la successiva “James”, con lo scandire di batteria e i saliscendi cromatici, esprime perfettamente il concetto), la Rogers insomma trova sempre l'adatto viatico emotivo per sottolineare ogni melodia e fraseggio, senza per questo cadere in pericolose derive melodrammatiche o appiattirsi su un registro dominato esclusivamente da sfumature cupe. Anzi, non vi è il benché minimo timore ad affrontare dinamiche più corpose, oppure a puntare anche su una decisa leggerezza, quando è il caso: “Drift”, che la si prenda nella versione definitiva o in quella demo, potrebbe rivelarsi, con le dovute distinzioni, la “Creatures” del nuovo lavoro (il piglio country è del tutto confrontabile), mentre “Anybody”, con il suo bel climax vocale, lascia percepire quanto la via del folk-rock, qualora la si volesse percorrere fino in fondo, sarebbe tutt'altro che una scelta peregrina.

Il brio del passato non sarà più preponderante come un tempo, non per questo la penna di Maggie Rogers risulta meno affilata: semplicemente ha trovato nuove strade per riuscire a esprimersi con analoga potenza. A questo punto, dalla Nostra non resta che aspettarsi il grande disco. È del tutto nelle sue potenzialità.

08/10/2014

Tracklist

  1. Resonant Body
  2. James
  3. Drift
  4. Blood Ballet
  5. Little Joys
  6. Good Heart
  7. Anybody
  8. On The Page
  9. Symmetry
  10. Drift Demo (bonus track)

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