Non Voglio Che Clara

L'amore fin che dura

2014 (Picicca)
pop cantautorale
7.5

L'amore uccide, come i giochi d'azzardo:
la certezza che non potremo mai rifarci.
Daniel Pennac, "La passione secondo Thérèse".

Alla fine Clara l’ha lasciata andare sul serio Fabio De Min. C’è voluto tempo, dieci anni, e sono servite molte parole distribuite lungo tre album. Eppure oggi quello sguardo perennemente rivolto indietro, a ripercorrere con nostalgia il passato, è scomparso lasciando spazio a un romantico disincanto. “L’amore fin che dura” è lo specchio fedele di questo nuovo essere della band bellunese: lo è nella scrittura, meno intima e più aperta al racconto e al confronto, lo è nella musica che segue questa vena narrativa per trovare una collocazione in un pop maggiormente colorato e non più necessariamente in bianco e nero.

Sono sempre allergici ai ritornelli, i Non Voglio Che Clara, ma la spigliatezza di un brano come “La sera” lo rende quasi tangibile, come se con un piccolo sforzo d’immaginazione ci si potesse realmente ritrovare “a pochi metri dalle onde”. Ironicamente, è anche uno dei due brani presenti in scaletta con riferimento a un omicidio; il secondo, “La Bonne Heure”, è costruito al piano attingendo appieno da una tavolozza ricca di combinazioni, nella quale fanno capolino contemporaneamente sia l’elettronica (“L’escamotage”, “Le anitre”) che arrangiamenti classicamente retrò (“Gli acrobati”).

Non c’è un vero filo conduttore nelle melodie e non mancano le zone d’ombra: è un album di chiaroscuri delineati dalle personalità descritte nelle canzoni, istantanee di persone che nella loro vita hanno dovuto pagare una tassa sull’amore (copyright sempre di Pennac) e una volta consumato, si ritrovano a dover saldare il conto (“Le mogli”) o a dissolversi lentamente (“Lo zio”). Il concetto stesso d’amore, espresso in questo disco, d’altronde non è quello idilliacco da romanzo; l’assunto è che l’amore sia comunque un sentimento a termine e destinato, nel suo evolvere, a logorarsi e terminare.

Quella dei Non Voglio Che Clara ci appare, oggi più che mai, come la naturale evoluzione della canzone d’autore italiana, prossima pietra di paragone per coloro che si vorranno cimentare con il pop in salsa agrodolce. Nel caso fosse servito, questo quarto album non fa che confermare la naturale eleganza e la maturità raggiunta da un gruppo che può ormai essere considerato tra i Grandi contemporanei del nostro paese.

25/01/2014

Tracklist

  1. Il complotto
  2. Le mogli
  3. Le anitre
  4. Gli acrobati
  5. La sera
  6. L'escamotage
  7. Lo zio
  8. La Bonne Heure
  9. I condomini
  10. La caccia

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