Rambling Wheels

Thirteen Women Of Ill Repute

2014 (Suisa)
pop-rock

Affogato nella moltitudine delle pubblicazioni internazionali, il nuovo album del gruppo svizzero Rambling Wheels viene rirproposto all’attenzione del pubblico italiano, sull’onda di un flebile successo della loro ballata country-rock “Marylou”.

"The Thirteen Women Of Ill Repute" è un album dove regna un po’ di confusione stilistica, un rock americano riletto alla maniera del britpop era Supergrass, con alcune inflessioni alla Mumford & Sons che non brillano per originalità.
Sono dei bravi ragazzi, innamorati sicuramente di buona e sana old music, ma tra il dire e il fare c’è sempre il rischio che resti ben poco di quel che si vuol evocare a tutti i costi.

La voce richiama le tonalità più fastidiose di Sting, gli arrangiamenti sono a volte imbarazzanti, come in “Dead In Time”, che procede tra spennacchi di synth e rock di bassa lega, con break e ritmiche forsennante che non vanno da nessuna parte, e il tentativo finale di “Interstellar Riot” di introdurre elementi psych-rock è talmente noioso e inconcludente da farci chiedere perché siamo arrivati alla fine del disco.
Forse lo abbiamo fatto perché in giro ci sono esaltanti news e recensioni sulle doti del gruppo svizzero, paragoni illustri (Jack White, Mumford & Sons, Arctic Monkeys) e anche perché siamo certi che i ragazzi sono animati da buone intenzioni, ma la verità e chè tranne la gia citata “Marylou” e una timida “Giving All The Gold”, l’album dei Rambling Wheels è un disco dalla pessima reputazione, che tra forzature quasi hard-rock e momenti di leggero ravvedimento (“Shadows We’ve Become”), procede senza nessun sussulto d’originalità.

Evitare con cura.

14/02/2015

Tracklist

  1. Cassius (Versus The World) 
  2. Marylou
  3. Giving All The Gold 
  4. Shadows We've Become 
  5. How It Blows Your Mind 
  6. My Lady
  7. Running After Time 
  8. Dead On Time
  9. Wake Up 
  10. Night & Day
  11. Interstellar Riot

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