Rumer

Into Colour

2014 (Atlantic)
pop, easy-listening

Quattro anni dopo l’esaltante esordio, giunge la prova del fuoco per la cantante di origini pakistane, le cui qualità vocali e interpretative hanno incantato Burt Bacharach, Elton John e la famiglia Obama. La diagnosi di bipolarismo e depressione da stress ha segnato gli ultimi anni dell’artista, che con “Into Colour”, cerca di recuperare parte della serenità perduta, con una serie di canzoni eleganti e raffinate, che nel loro insieme suonano comunque come il primo passo falso della sua carriera.
È questo infatti un album dove Rumer cerca di mettere in ordine la sua vita, tra un'infanzia apparentemente felice, turbata dalla scoperta di essere figlia biologica del cuoco di famiglia, la perdita della madre per un tumore e l’aborto spontaneo che poco più di un anno fa le portò via due gemelli. Come se non volesse forzare il contenuto emotivo delle canzoni, la cantante cerca conforto nella dimensione più semplice e quotidiana dei sentimenti, che lei divide tra un nuovo amore (Rob Shirakbari) e il suo cagnolino, che ha chiamato Alfie (titolo del brano inciso con Burt Bacharach).

La ritrovata voglia di vivere e sorridere è la forza trainante di “Dangerous”, brano disco-soul al quale è affidato il lancio dell’album, ed è questa leggerezza la chiave di lettura di un progetto che sarebbe facile liquidare come superfluo.
L’easy-listening è un genere sempre sul filo del rasoio, basta poco per passare dal romanticismo al melenso, o per trasformare un prodotto di classe in un campionario di prevedibilità. Senza dubbio “Into Colour” mette in luce una fase di transizione: Rumer sembra più intenzionata a sostituire la figura di Karen Carpenter che non quella di Laura Nyro, un ridimensionamento che deluderà in parte molti suoi fan, ma che rende comprensibile il tono dimesso e rilassato, e le fa perdonare alcuni  arrangiamenti da festival sanremese (“Reach Out”, “Baby Come Back To Bed”).

Fa piacere ritrovare tra gli autori una vecchia gloria come Stephen Bishop, che mette a segno una delle canzoni più intense dell’album, ovvero “Sam”, dove Rumer affronta il fantasma del suo ex-compagno. Non mancano poi almeno un altro paio di episodi capaci di rinnovare quella tensione emotiva che aveva sottolineato il suo esordio: in “Better Place” la voce ritorna a vibrare con più passione e convinzione, “Pizza And Pinball” offre la migliore melodia del lotto e la chiusura di “I Am Blessed” sottolinea quelle doti d’interprete raffinata e passionale che abbiamo apprezzato nei precedenti album.

Purtroppo "Into Colour” è un progetto non del tutto riuscito: qualche arrangiamento lezioso e la mancanza di canzoni memorabili lo archivia tra le delusioni dell’anno appena trascorso, ma nello stesso tempo ripropone all’attenzione del pubblico la fragilità di un’artista e la sua voglia di rinascere. Prima di emettere una sentenza definitiva sarà opportuno darle un’altra chance e un po’ di fiducia.

12/01/2015

Tracklist

  1. Intro (Return Of Blackbird)
  2. Dangerous
  3. Reach Out
  4. You Just Don't Know People
  5. Baby Come Back To Bed
  6. Play Your Guitar
  7. Sam
  8. Better Place
  9. Pizza And Pinball
  10. Butterfly
  11. I Am Blessed


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