Tarab

I'm Lost

2014 (23 Five Inc.)
field recordings, avantgarde

Il compositore concreto australiano Eamon “Tarab” Sprod torna con “I’m Lost”, dopo uno split con il navigato Eric La Casa (Compost And Height, 2010), il breve ma violento “Acquiescence” (Kaon, 2011), le asfittiche composizioni senza titolo di “Shards Of Splinters-Fragments Of Sketches/ Killustiku Killud-Kriimude Killud” (Semperflorens, 2012), e l’oltre mezz’ora di “Strata”, contenuto in “Strata” (Unfathomless, 2013), la sua creazione più aerea e, d’accordo col titolo, stratosferica.

“I’m Lost” si compone di cinque parti senza titolo. La prima è un delirio quasi dadaista di suoni naturali, sprazzi di rumore abrasivo e loop di spezzoni di suoni tutti i giorni. La seconda è un pianissimo con vibrato alla Anton Bruckner, tra venti e piccoli rumori, prolungato ed estenuante, fino a un lieve crescendo.

La terza mixa due tecniche storiche dell’alea d’avanguardia, i radioworks e la musique concrete, prima di farsi un concerto di tremori a diverse altezze e volume, quasi uno studio sul contrappunto, costantemente immerso in un ambiente terribilmente plumbeo. La quarta è una sonata di frequenze altissime, insostenibili all’orecchio umano, con stridori che creano un guscio ultrasonico che richiama la stasi delle campane tibetane, mentre il clima si fa sinistramente cosmico.
La quinta, la più lunga (12 minuti) attacca con un bollore di microfoni a contatto con l’aria, quindi mostra una registrazione d’ambiente con trambusti di persone e stoviglie, osteggiandola con un delirio di distorsioni e interferenze, fino all’emissione violenta di un gas sterminatore: la “Modern Dance” dei Pere Ubu ha trovato la sua dead end.

Primo albo per la community no-profit di artisti elettronici 23five inc. dai tempi della monumentale “Take All The Ships” (2009). E’ un Tarab sempre più maturo: nel suo caso significa anche “visivo”, quasi cinematografico. Un affresco urbano fortemente distopico di spazi vuoti, senza più compromessi, emozioni o speranze vitali, in compenso forte di una tensione in inesorabile aumento. Quattro anni di lavorazione.

24/08/2014

Tracklist

  1. Untitled
  2. Untitled
  3. Untitled
  4. Untitled
  5. Untitled 

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