Young & Sick

Young & Sick

2014 (Harvest)
electro-r&b, synth-soul

Oggi che i dischi non si vendono più, tanti musicisti devono reinventarsi in ogni modo possibile; Young & Sick è un art project a tutto tondo, l'ibrida creatura dietro la quale si nasconde Nick Van Hofwegen, olandese trapiantato a Los Angeles che si occupa di creare copertine per album (dai Maroon 5 a Robin Thicke), locandine per festival e via discorrendo. Le associazioni con l'altro talento grafico/musicale londinese Yo'True si sprecano.

Dopo averne disegnato dei volantini, Nick si è recentemente esibito al celebre festival americano SXSW, destando un po' di sano chiacchiericcio: scalzo e ballonzolante, capello selvaggio e falsetto efebico che a momenti sembrava di vedere Mick Hucknall alle prese con una canzone di Prince, ha dato uno show bislacco quanto basta per attirare l'attenzione sul suo Lp, che giunge a seguito di qualche brano sparso in rete sin dall'anno scorso (ma l'unico sin'ora corredato di video, "Continuum", non è stato incluso).
Autore e polistrumentista capace di prodursi interamente da solo (eccezion fatta per le parti di tromba suonate da un amico), Young & Sick si rifà a una formula estremamente contemporanea: electro-r&b e synth-soul candeggiato alla How To Dress Well, con un tocco del primo The Weeknd, sbiaditi contorni chillwave e un cantato in falsetto che ricorda in più di un'occasione Milosh dei Rhye.

Quel che manca è forse un po' di tensione emotiva che riesca a sollevare l'album verso vette più memorabili. Le dieci canzoni in scaletta si susseguono con piacere - dallo stop-and-go dell'iniziale "Mangrove" passando per le terse atmosfere di "Feel Pain" (che si rilassa in un paio di estatici intermezzi corali), e qualche perlina pop come "Ghost Of A Chance" - ma nel complesso non ci sono sussulti in grado di lasciare il segno sulla lunga distanza.
Parte del problema sta nel fatto che "Young & Sick" non vari troppo negli arrangiamenti - basti pensare a un altro "operatore solitario" come Gotye che riesce a dare l'illusione di avere un'orchestra alle sue spalle - ma è comunque un album sfizioso, a tratti ostentatamente lascivo, tinteggiato da vacui tepori erotici e allo stesso tempo pregno di una psicanalisi nei testi tutta losangelina, il degno prodotto della controcultura al sogno hollywoodiano - tra bollicine e piscinette gonfiabili, Nick se ne esce anche con un: 

I am so damn happy
Something must be very wrong
 
Comunque sia, con la calda stagione ormai alle porte, le atmosfere di questo disco sono più azzeccate che mai. Birra gelata, occhiali da sole e magliettine sbiadite da uno scatto finto-vintage su Instagram, l'estate 2014 passa anche da "Young & Sick" e dargli un ascolto ogni tanto sarà sempre un piacere.

09/04/2014

Tracklist

  1. Mangrove
  2. Heartache Fetish
  3. Ghost Of A Chance
  4. Counting Raindrops
  5. Feel Pain
  6. Gloom
  7. Glass
  8. Valium
  9. Nowhere
  10. Twentysomething


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