Ólafur Arnalds & Nils Frahm

Collaborative Works

2015 (Erased Tapes)
modern classical, electronic

In musica si può essere amici, colleghi o anche avversari e contendenti. In rari casi si diventa fratelli. Tra Islanda e Germania si è creato, nell'arco di cinque anni, un sodalizio artistico che non mi sentirei di definire altrimenti: in modo del tutto spontaneo, a livello quasi genetico, le poetiche di Ólafur Arnalds e di Nils Frahm si sono riconosciute tra loro, come fossero state separate alla nascita, e hanno cominciato a sfiorarsi per trovare il loro ideale punto di contatto.

Il primo cd raccoglie tutti i lavori registrati e pubblicati in edizione limitata, tra il 2011 e il 2015, a partire dal più recente “Loon”: un Ep che riprende il discorso iniziato da Frahm nella tournée di “Spaces”, dove gli sviluppi elettronici del suo stile si sono svelati in maniera clamorosa; le cinque tracce, costruite su cellule melodiche elementari, fanno pensare alla promenade meravigliata di un bambino tra i cangianti paesaggi lunari, che a partire da “Wide Open” cominciano a infittirsi di inedite pulsazioni glitchate, chiaramente ispirate all'odierna corrente post-techno.
Ma su analoghe direttrici si muoveva già una precedente collaborazione: “Stare”, pubblicato nel 2012 e già riedito quest'anno, è forse ancor più rappresentativo di quel “minimalismo elettronico” recentemente abbracciato da Frahm, mentre Arnalds continua a prediligere le più classiche formazioni cameristiche; il lato B del vinile contiene infatti un'unica traccia estesa basata sulla ripetizione di un baluginante loop digitale, sul quale va poi a inscriversi un solitario violoncello riverberato, completando così l'animo dualista dell'opera.
Sino a qui la voce dominante è stata senz'altro quella del pianista tedesco, ma da ultimo è il dittico del 7-inch “Life Story/Love And Glory” a condensare, in appena dieci minuti complessivi, tutta la poesia della semplicità che entrambi hanno sempre professato. “Life Story”, ad esempio, è un giro di appena quattro accordi – minore, maggiore, minore, maggiore – suonati parallelamente, l'uno alternando due tasti alla volta, l'altro delle triadi leggermente accelerate.

È quella stessa natura spontanea e distesa a ispirare la performance che occupa il secondo cd della raccolta: “Trance Frendz” nasceva come scambio privato di idee e sensazioni, ma a registrazione ultimata, probabilmente, i Nostri si sono accorti che lì era avvenuto qualcosa di estremamente autentico e sentito, e che perciò non avrebbero potuto non includerlo nella release.
Ci giunge così un ulteriore, delicato manifesto di “new simplicity”, che sembra quasi esser stato suonato in dormiveglia, seguendo intuizioni di un attimo poi sviluppate per istinto, in questo modo riportando i due alla fonte primaria della loro sensibilità neoclassica. Frahm attinge all'intimismo di “Wintermusik” – rimettendo mano anche all'armonium, del quale sfrutta le vibranti tonalità basse – mentre Arnalds torna idealmente al carattere fragile e transitorio delle “Found Songs”.
Le linee dei due avanzano con andamento flemmatico, ascoltandosi e imitandosi reciprocamente, e da par suo la registrazione in fedeltà medio-bassa non nasconde né i suoni ambientali né la pressione dei tasti stessi (come già accadeva nel casalingo “Felt”). È una trance gentile, sonnolenta e senza ansie di “finitezza”, e proprio per questo risulta così facile lasciarsi avviluppare in essa.

A conferma di questo clima di autentica amicizia e complicità troviamo un finale autoironico, dove i pianisti improvvisano un'atmosfera spettralista, con dissonanze sostenute e fraseggi irrisolti, prima di cedere al riso e a commenti sardonici sui seriosi e ormai lontani studi accademici. Un ambito dal quale ambedue hanno evidentemente deviato per dedicarsi a una forma musicale umile e schietta, rivolta a una sensibilità universale anziché all'innovazione ad ogni costo.
Questa la testimonianza essenziale dell'operato, congiunto e non, di un binomio-chiave della nuova composizione classica.

18/11/2015

Tracklist

Cd 1

  1. Loon: Four
  2. Loon: Three
  3. Loon: Wide Open
  4. Loon: w
  5. Loon: m
  6. Stare: a1
  7. Stare: a2
  8. Stare: b1
  9. Life Story
  10. Love and Glory

Cd 2 - Trance Frendz: An Evening With Ólafur Arnalds and Nils Frahm

  1. 20:17
  2. 21:05
  3. 23:17
  4. 23:52
  5. 00:26
  6. 01:41
  7. 03:06
  8. 08