I Coastal dei coniugi Jason e Luisa Gough hanno dato, con i loro due unici long-playing “Coastal” (2001) e “Halfway To You” (2004), una versione al contempo uguale e tangente allo slowcore dei Low, tanto spartana quanto cosmica, dilata e soffice, monocorde ma profonda e liturgica.
Presentato come il terzo album in più di una decade, “Beneath The Snow And Streetlights” è in realtà una raccolta - improntata concettualmente a neve e inverno - d'inutili rarità, remix e versioni alternative tratte dal primo disco omonimo e dal mini “Winter” (2002), più qualche vecchio inedito.
Anche in questi però si annida la truffa, dato l’ultrascontato traditional natalizio “Silent Night”, il punto più basso della loro carriera. Tengono alto il loro nome “We Drink To Remember” e il bordone opalescente di tastiere dello strumentale “Snowfall”. Gli altri due sono banalotti (“Amber”) o troppo brevi, smorzati quasi sul nascere (“Shivering”).
Seguito di due Ep autoprodotti, "Corsica" e "Christmas", e un disco dal vivo, "Live At Union Chapel", qui ignorati. Solo per fan hardcore.
22/03/2015