Gold Celeste

The Glow

2015 (Riot Factory)
dream-pop, psych-pop

Il “bagliore” che anima l’umanità le fa fare cose eroiche e spregevoli allo stesso tempo, è quanto ispira l’esordio di un trio norvegese, i Gold Celeste. Sono gli ultimi nella lista di chi traveste strutture pop anni 60 sotto strati di riverbero e armonie vocali in falsetto, evocando una nuova psichedelia dell’introversione.
Più vicini allo sperimentalismo impressionista dei Candy Claws che al rock “di tendenza” dei Tame Impala, i Gold Celeste non dimenticano però la struttura tradizionale della canzone, ornandola di esplosioni sottomarine sintetiche, là dove il normale bailamme di chitarre e sezione ritmica si trova ovattato, e pochi baluginii di note prendono il sopravvento (“Open Your Eyes”, “The Start Of Something Beautiful”).

L’ambiente del disco si trova comunque costruito con minuzia di particolari, con qualche intermezzo strumentale di classe (“Pastures”) e un sound che non lascia mai le profondità sommerse della psiche, neanche quando il ritmo si fa spezzato e claudicante (i Treefight For Sunlight di “Is This What You Can Not Do?”).
La melodia sembra mutare come all’interno di un caleidoscopio in “You And I”, dando pienamente il senso di un disco sfuggente, ricercato nei toni e negli arrangiamenti, quanto mai capace di rompere il velo e di emozionare davvero.

Anche nelle tracce più pop (i Ducktails di “Time Of Your Life”) la melodia non riesce a involarsi, per cui si rimane aggrappati in modo un po’ inerte alle pur suggestive digressioni strumentali del disco. Attenzione a non farsi trascinare in profondità.

23/09/2015

Tracklist

  1. Can Of Worms
  2. But A Poem
  3. Open Your Eyes
  4. The Dreamers
  5. Grand New Spin
  6. Time Of Your Life
  7. Pastures
  8. Is This What You Can Not Do?
  9. You And I
  10. On The Brink
  11. The Start Of Something Beautiful

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