Heymoonshaker

Noir

2015 (Dify Records)
neo-blues

Una strana inquietudine mi ha assalito la prima volta che ho messo “Noir“ nel mio lettore (si scusatemi ma non riesco ad ascoltare mp3 o spotify), lo stupore e la sorpresa erano comunque legate alla difficoltà d’inserire la proposta del duo dei Heymoonshaker in una qualsiasi categoria del già affollato libro degli idiomi rock.

Andrew Balcon e David Crowe sono due performer inglesi che si sono conosciuti in Nuova Zelanda, autori di un insolito progetto di blues tribale, grezzo, provocatorio e sensuale. E’ un blues nomade, privo dell’energia on the road della sua fusione col rock e il pop, un blues stradaiolo che non profuma di revival, un blues ruvido e feroce che spesso si dimentica dei suoi canoni stilistici e rinnega il forzato machismo della sua trasfigurazione a stelle e strisce.
Il profilo artistico di Andrew Balcon è alquanto usuale: voce graffiante e tenebrosa e buon chitarrista, più articolato il ruolo di David Crowe che con la sola bocca (la tecnica human beatbox tanto familiare al jazz e all’hip-hop), offre il substrato ritmico della musica di “Noir”, una miscela che nella dimensione live è ancor più corrosiva e coinvolgente.

Il timore che “Noir” si strutturi solo sull’inconsueta idea di base è subito stemperato dall’ascolto delle undici tracce, che offrono un’ampia prospettiva sonora. Il disco, oltre a energici e grintosi esemplari di blues e beatbox, propone anche una sontuosa ballata impreziosita da una sezione d’archi (“Take The Reins”) e un soul psichedelico e sensuale (“Stoned”) che sposa i Doors a Marvin Gaye.
La ruvida e sporca “Heavy Grip”, la suggestiva “Find Myself A Home”, la lasciva “Amandine” e la più rigorosa “Wheels In Motion” sottolineano la buona padronanza dei canoni blues da parte di Andrew Balcon, che getta uno sguardo fugace al rock-blues nelle più robuste “Feel Love” e “Mf45”. David Crowe è invece l’anima soul del progetto, a lui vanno ascritte le pulsioni più funky dell’ottima “Best Of My Love” e quelle glam-disco di “Streets Of England”.

Nonostante la stravagante e frastornante ecletticità sonora, l’esordio degli Honeymoonshaker (in precedenza hanno pubblicato due Ep) è una delle delizie più prelibate e inconsuete del panorama contemporaneo. I due musicisti non hanno paura della contaminazione e della corruzione stilistica, al punto da inserire in repertorio un’intraprendente rilettura di “Coz I Luv You” degli Slade. 
“Noir” è il frutto di una sinergia e di una passione a tratti contagiosa, ed è un imperdonabile errore aver finora taciuto della sua esistenza, ma in casi come questi meglio tardi che mai.

12/03/2016

Tracklist

  1. Find Myself A Home
  2. Feel Love
  3. Take the Reins
  4. Best Of My Love
  5. Amandine
  6. Streets Of England
  7. MF45
  8. Stoned
  9. Lazy Eye
  10. Wheels In Motion
  11. Coz 1 Luv U
  12. Heavy Grip


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