Luminal

Acqua Azzurra Totò Riina

2015 (Le Narcisse)
avant-rock, new wave

I Luminal di Roma hanno iniziato con “Canzoni di tattica e disciplina” (2008), all’insegna di un agit-prop cantautoriale con cadenze alla Csi e qualche dose di punk. Il secondo “Io non credo” (2011) è appena più introspettivo, vertendo sempre più sul versante delle canzoni mature, e frutta una più leggera quasi-hit “Niente di speciale”, con archi, e una “Tutti gridano è finita” con pianoforte.

Uscito il chitarrista, la line-up si stringe attorno al basso di Alessandra Perna e alle liriche declamate. Questa asciugata è complice di un suono più corrivamente disco-punk nei successivi “Amatoriale Italia” (l’anthem “Una discografia di Cohen”) e il quarto “Acqua azzurra Totò Riina”.
Il problema del disco, e del periodo, è che molti di questi j’accuse incazzati, ritratti o bozzetti tratti dell’epoca della crisi strepitati o recitati minacciosamente da Perna e accompagnati da una cadenza foxcore, mancano di fisionomia. Per quanto siano elettroshock discendenti dal periodo Valeria Cevolani dei Disciplinatha (prima che diventassero pop), non hanno molto oltre la fibra vigorosa.

Soprattutto, questi episodi procedono spediti per la loro strada e rimangono meccanicamente intervallati con le cantilene a loro volta meccaniche del compagno Carlo Martinelli. Dove le due dimensioni di questo scisso album s’incontrano è in “La vera storia di René Guenon pornoattore”, a mani basse la più compiuta e avventurosa dell’opera, un foxtrot remixato dai Suicide con supercazzola nevrotica alla Rino Gaetano e ritornello aumentato da improbabili squilli di tromba.

Vince e tiene unito tutto, in ogni caso, l’ambience scheletrica, apocalittica, occasionalmente ustionata dai distorsori elettronici, i cui figli diretti sono il magma ritmico di “La tua ragazza è una puttana”, tanto colpi robotici rarefatti quanto nevrastenico grindcore John Zorn-iano, i 4 minuti di percussioni e nastri in loop, tagliuzzati e sovrapposti, dell’iniziale “Professionale Italia” (una answer-song interna al precedente “Amatoriale Italia”), e la finale “C’è un solo modo di imparare” che chiude il cerchio con una ninnananna di Perna battuta da un vento elettronico. Merito della produzione ai limiti del competente Daniele Tortora.

29/03/2015

Tracklist

  1. Professionale Italia
  2. L’operaio della Fiat II la vendetta
  3. Greetings From Rossano Calabro (CS)
  4. Anna e il caldo che ha
  5. Ammazza i tuoi idoli
  6. La vera storia di René Guenon pornoattore
  7. La tua ragazza è una puttana
  8. Onora il padre e la madre
  9. I bambini sono a scuola
  10. Non riesco ad avere soddisfazione
  11. Correre nel buio
  12. Al settimo cielo
  13. Odio gli idealisti
  14. C’è un solo modo di imparare

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