Nature And Organisation

Snow Leopard Messiah (ristampa)

2015 (Trisol)
neofolk, modern classical

Michael Cashmore è a ragione venerato in qualità di autore e fautore di alcuni tra i più memorabili gioielli dei Current 93 di David Tibet: è anche grazie a lui se in quella trentennale opera collettiva possiamo oggi annoverare, tra gli altri, classici come “Thunder Perfect Mind” e “Of Ruine Or Some Blazing Starre”, epitomi e vette espressive dell'estetica neofolk anni 90. Non altrettanto riconosciuto è il resto della sua produzione, entro la quale il progetto Nature And Organisation è rimasto oggetto di un culto parallelo e più limitato, ma che da tempo chiamava a gran voce una reissue.
Il doppio cd “Snow Leopard Messiah” della label tedesca Trisol esaudisce le preghiere dei fan e offre l'occasione di riscoprire una parentesi davvero significativa nel percorso artistico del polistrumentista inglese. Vengono dunque ripresentati i due Lp ufficiali della formazione con il remastering di Andrew Liles e una nuova copertina ad opera dello stesso Cashmore – un'iconografia tipicamente post-industrial (tendente al kitsch) coerente con gli altisonanti titoli degli album.

Il primo, “Beauty Reaps The Blood Of Solitude” (Durtro, 1994), rappresenta una sorta di all-star record di quel periodo, in virtù della partecipazione del succitato Tibet nonché di Douglas Pearce, voce e frontman dei Death In June, e della vocalist Rose McDowall. Nello svolgersi del racconto, sempre afferente al versante “apocalittico”, Cashmore si rivela essere anche un fine orchestratore nell'affiancare elementi cameristici alla guida della chitarra acustica, come archi, percussioni e fiati dolci o gravi (mandolino, glockenspiel, flauto e fagotto), quasi sempre presenti negli arrangiamenti.
L'apprezzabile ricchezza di questo impianto sonoro, purtroppo, è in parte guastata dalla povera esecuzione di violini e violoncello, ineludibile al di fuori dei momenti di maggior clamore, ma a parte ciò l'album nel complesso rimane una notevole eccezione rispetto ad altre più disadorne produzioni del periodo. Completano il primo cd due bonus track abbastanza superflue da Ep e compilation: la monotona “A Dozen Winters Of Loneliness” e la dedica in solitudine di “To You”.

La bellezza miete solitudine, e in essa Cashmore si immerge tra il 1997 e il 1998, dando alla luce un'opera seconda incompiuta: “Death In A Snow Leopard Winter” (1998), sottotitolato “A Dream Of Joy In A Sleep Of Sorrow”, è un breviario per solo piano e quartetto d'archi che non a caso è cronologicamente situato a ridosso di un'altra struggente vetta lirica dei Current 93, “Soft Black Stars”, pubblicato lo stesso anno.
In perfetto equilibrio tra maestosità e intimismo, il pianoforte di Cashmore tratteggia un distillato poetico d'intensità costante – con un toccante apice tra il quinto e il sesto quadro – infuso d'una grazia che ancora oggi è cifra distintiva delle giovani promesse della modern classical.

Due aspetti complementari della sensibilità di Michael Cashmore danno così forma a un opus ristretto ma di indubbio pregio, che con questa ristampa torna meritevolmente al centro dell'attenzione di coloro i quali, tuttora, mantengono un forte legame con queste sonorità decadenti e sublimi.

02/11/2015

Tracklist

Cd 1: Beauty Reaps The Blood Of Solitude

  1. Introduction
  2. Wicker Man Song
  3. Blood Of Solitude I
  4. Bloodstreamruns
  5. My Black Diary
  6. Tears For An Eastern Girl
  7. Beauty Destroyed
  8. Skeletontonguedworld
  9. Obsession Flowers As Torture
  10. Blood Of Solitude II
  11. Bonewhiteglory
  12. A Dozen Winters Of Loneliness (bonus)
  13. To You (bonus)

Cd 2: Death In A Snow Leopard Winter

  1. Part 1
  2. Part 2
  3. Part 3
  4. Part 4
  5. Part 5
  6. Part 6
  7. Part 7
  8. Part 8
  9. Part 9
  10. Part 10
  11. Part 11
  12. Part 12

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