Sarah Kirkland Snider

Unremembered

2015 (New Amsterdam/Naxos)
avantgarde, neoclassical

Cinque anni dopo l’affascinante e innovativa opera neoclassica “Penelope”, Sarah Kirkland Snider affronta un nuovo ciclo musicale e narrativo, ispirato questa volta a un poema dello scrittore e illustratore Nathaniel Bellows, considerato l’erede di Emily Dickinson e William Wordsworth.
L’infanzia, il potere dell’immaginazione, la gioia della scoperta e della conoscenza, l’innocenza e l'oscuro fascino della paura che sgorga dall’incommensurabile e dal mistero sono il filo comune delle tredici composizioni di “Unremembered”, il cui potere evocativo è messo a fuoco con intelligenza e coraggio.

Shara Worden dei My Brightest Diamond offre ancora una volta il suo contributo, rinnovando quella contaminazione con la contemporaneità del precedente album della compositrice, che trova voce anche nell’uso dell’elettronica. La partecipazione di DM Stith e Padma Newsome (Clogs) è altresì fonte di nuove ibridazioni stilistiche che aiutano Sarah Kirkland Snider a scavare ancor più nel profondo dell'immaginario horror-gothic.

Più viscerale in superficie, oscura negli abissi, la musica di “Unremembered” è un insieme di tasselli sonori a volte in contrasto, spesso ricchi di oscillazioni armoniche; i cinque capitoli seguono una struttura compositiva affine, con improvvise esplosioni strumentali e vocali che trovano conforto nei meditativi e accorti finali.
Fantasmi incorporei o tangibili si manifestano tra suoni di violini, arpe e voci che  inseguono il rigore di David Lang, il post-minimalismo di Max Richter e il neo-romanticismo di Aaron Jay Kernis.

A volte il tono è descrittivo, quasi teatrale (“The Estate”). Altrove, evolve verso il folk gotico con delicate armonie dai toni pastorali (“The Song”). Su tutto si erge un raffinato equilibrio stilistico tra il melodramma quasi operistico (“The Swan”, “The Speakers”) e una plumbea tristezza (“The Slaughterhouse”) che culmina nella lunga ed elaborata “The Witch”: autentica caccia alle streghe in musica tra ritmi tribali e modulazioni neo-sinfoniche, sulle quali la voce della Worden fluttua come il respiro.

Il vero terrore dell’infanzia resta però diventare adulti. Una complessità emotiva che corrisponde al frustrante e continuo rapporto tra canzone e musica classica, che Sarah Kirkland Snider mette continuamente in gioco con l’apporto di Shara Worden e DM Stith. Con risultati a volte esaltanti, come nell’angelica “The Guest”, o vicini a quel delizioso minimalismo che spesso arride ai songwriter più alternative, valga ad esempio “The Girl”: un episodio liricamente cruento che non sfigurerebbe in un secondo capitolo delle "Murder Ballads" di Nick Cave.

E’ comunque il prezioso e raro equilibrio tra classico e pop che fa di “Unremembered” un progetto unico e vibrante come pochi nel panorama della contaminazione tra mondi sonori paralleli. Un album che, a dispetto del titolo, si farà ricordare a lungo. 

18/12/2015

Tracklist

  1. Prelude 
  2. The Estate 
  3. The Barn 
  4. The Guest 
  5. The Slaughterhouse 
  6. The Girl 
  7. The Swan 
  8. The Witch 
  9. The River
  10. The Speakers 
  11. The Orchard
  12. The Song 
  13. The Past




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