Tobias Lilja

Medicine Sings Triptych

2015 (Medicine Songs)
songwriter, avantgarde, techno

Nel solco di “Delirium Portraits”, Tobias Lilja prosegue la sua esplorazione sonora al confine tra cantautorato, techno, ambient ed elettronica. “Medicine Sings Triptych” (che mette insieme tre Ep pubblicati in formato digitale sul suo sito personale) è, tuttavia, un lavoro in cui la cura per i dettagli si fa quasi maniacale, accompagnata da un uso dello studio di registrazione ancora più consapevole e sperimentale.

Il gelido espressionismo e il magnetismo digitale che contraddistinguevano le partiture di “Time Is On My Side” rappresentano, in ogni caso, ancora l’essenza della sua ispirazione. Lo dimostrano, ad esempio, le falcate aliene, i contorni malinconici e il taglio cinematico di “Frozen Lake”, una “How To Attract Snowflakes” che, tra tentazioni clubbistiche, declina quello che altro non è se non “pop-doom”, la carrellata nell’incubo di “In The Dead Zone” e il lento e inesorabile cullarsi dell’animo alle prese con le sue contraddizioni (“Sun Eater”).

Grazie al battito techno, comunque, il groviglio di emozioni che si agitano nella sua interiorità si traducono in strutture più arcigne, passando in rassegna i rimpalli volteggianti di “Swarming Suns”, i panneggi fumosi di “There Is No Other”, oppure conducendoci lungo ipotetici viaggi urbani, come quello di “Medicine Sings”, che si districa tra sciamanesimo postmoderno e paranoie Radiohead altezza “Kid A”.
Direzioni ancora da indagare a fondo si intravedono, invece, lungo i sentieri di “Flaming Mouth”, una misteriosa esalazione southern-gothic che muta dapprima in tribalismo quartomondista e, quindi, in fantasia electro.

06/10/2015

Tracklist

  1. Medicine Sings
  2. White Shell
  3. Frozen Lake
  4. In the Dead Zone
  5. How to Attract Snowflakes
  6. Swarming Suns
  7. Evelyn (Instrumental Mix)
  8. There Is No Other
  9. Sun-Eater
  10. Flaming Mouth
  11. Frozen Lake (Hecq Remix)

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