Turbo Fruits

Quarto album per i Turbo Fruits, band pop-rock dal suono familiare e confortevole al punto da suonare anche carino, “No Control” è un album che se fosse il progetto di un gruppo del quartiere in cui vivi saresti pieno d’entusiasmo per le loro scorribande tra scampoli di psichedelia (“Show Me Something Real”), scariche di adrenalina rock’n’roll (“Favorite Girl”) e tentativi d’evoluzione (“Friends”) di uno scripting talmente prevedibile da sembrare banale (si ascolti il campionario di luoghi comuni di “Need To Know”).

Purtroppo siamo di fronte a un album strombazzato da stampa e critici, neanche fosse lo zen artistico di una delle band più promettenti del pianeta, l’unica cosa rimarchevole e degna di nota è che i Turbo Fruits hanno abbandonato le prerogative più heavy, che li assimilavano a una specie di Cheap Trick del nuovo millennio, ora il pop prevale sul rock con tentativi di corteggiamento al pubblico power-pop e beat che ancora spera in un ritorno dell’era d’oro di Raspberries e Badfinger, ma l’ironia e il piacevole disimpegno di quella stagione è palpabile solo in parte nella divertente “No Reason To Stay”.

I testi non aiutano a sollevare la mediocrità dell’insieme, il tono più riflessivo e melodico dell’album è comunque un segno di maturità per Stein e compagni, che non si fanno mancare la prevedibile ballata finale (“Big Brother”), ma siamo in presenza di una sufficienza che, nel multiforme e variegato panorama musicale dei nostri tempi, si dimostra incapace di traghettare queste undici canzoni fuori dall’anonimato produttivo. 

04/07/2015