YOUAREHERE

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2015 (Bomba Dischi)
dream-elettronica

Succede che - incredibile a dirsi - anche in Italia si sia capaci di produrre dischi dal taglio elettronico. I port-royal sono fermi ormai da sei anni (anche se il 2015 vedrà il loro ritorno sulle scene) e quindi ci si affida ai YOUAREHERE, dato che in giro - M+A a parte - pare non esserci un reale interesse attorno a certi suoni. A leggerne il nome, e soltanto il nome, viene subito in mente l’ennesima band post-rock. Ebbene vi diamo una notizia: non è così. Con all’attivo un album ed un Ep, Claudio Del Propostro, Patrizio Pastra e Francesco Stefanini tornano qui sulle scene con un follow up di tutto rispetto, che porta a compimento le intuizioni dei lavori precedenti.

Da che parti siamo? Beh, l’orizzonte di riferimento è sicuramente la Germania dei Moderat e della Kompakt. Non c’è traccia dell’album nella quale, tra le pieghe, non si scoprano elementi di melodia e ritmo che rimandino a produzioni non così differenti per atmosfere e profumi da un The Field. Quindi loop continuo e ossessivo, però non col beat secco ma privato dell’oppressività di quel bellissimo tank che risponde al nome di 4/4. Qui si lavora più per sottrazione, e infatti ci si sentono tutti i rimandi di quella chillwave fino a un paio d’anni fa sulla bocca di tutti. Due nomi su tutti? Teen Daze e Sun Glitters.

Però non è dalle parti della retromania che gli YOUAREHERE affondano le loro drum machine, quanto in un approccio molto hic et nunc, attuale. Glitch e destrutturazioni ben accompagnano le scie melliflue delle loro saturazioni molto poco saturate, pulitissime. Per dire: “Lacuna”, forse il miglior brano del lotto, impallina la mente con beat circolare ma mai invasivo e quasi acid nella sua coda, e voce loopata come nella miglior tradizione di Alex Wilner.

Undici brani di puro sapore teutonico. L'amore per il glitch, per le voci bianche, per la scuola della Morr Music non viene qui nascosto ma sviluppato seguendo intuizioni non di primissimo pelo, che però riescono a farsi apprezzare per elaborazione e capacità di andare oltre certi cliché del genere.
Se volete ascoltarvi la declinazione italiana, forse meno coinvolgente ma decisamente interessante, dei dieci minuti di "Milk" a nome Moderat, ecco che il nome degli YOUAREHERE fa al caso vostro. Sia mai che anche qui in Italia ci accorgiamo che a fare certe cose siamo bravi. Sarebbe bello, no?

20/02/2015

Tracklist

  1. Bulb
  2. Gagarin
  3. Lacuna
  4. Incipit
  5. Dynamo
  6. Pulsar
  7. Greather Things
  8. White On White
  9. You Were Born Before Years
  10. Propaganda
  11. Shojna

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