Radar

I veronesi Radar sono un gruppo pop che ha registrato il solo omonimo "RADAR" nel 1982 per poi sparire nell'oblio, pur restando una band di culto per i nostalgici del pop d'annata italiano. Nel 2016 tornano con una formazione ridotta a tre elementi (Nicola Salerno, Gaetano Lonardi, Joyello Triolo) con il nuovo "Re-pop", album che cerca di aggiornare il loro sound all'indie contemporaneo.

Per quanto l'album navighi su coordinate ben note agli ascoltatori della musica pop più easy-listening, le massicce dosi di ironia donano a "Re-pop" quel senso di bizzarro e surreale che rappresenta la vera cifra dei veronesi. Sono loro stessi a definirsi dei vecchietti che cercano di stare al passo col pop degli ultimi anni, contrapponendosi al ben più noto trio de Il Volo, giovanissimi cantanti ma di stile anni 50 ("I Radar non sono giovani, non vibrano con la voce, non cantano melodie ammuffite, non si prendono sul serio, non fanno pop bensì re-pop").

Eterei, effimeri, (quasi) totalmente disimpegnati come certa musica pop sa essere, ma ironici in modo simile ai "Mamma non piangere", pur con un sound lontanissimo dal rock in opposition dei milanesi. I momenti più interessanti si hanno nel brano con i testi più ironicamente critici dell'Italia e dell'Europa attuale ("Sul Vesuvio") e nel breve strumentale di elettronica e fiati della title track.

Il resto è ironia e disimpegno puro, dalle modaiole prese in giro al mondo vegano ("Vegano no") al coinvolgente ritmo disco-pop di "Plastic People" (non cercate alcun collegamento col capolavoro di Frank Zappa). Divertenti e leggeri, né seriosi né politicamente corretti, ci tengono a dirci di essere convinti di essere "più attuali e interessanti del 90% di quello che esce dai talent e dalla tv". Hanno indubbiamente ragione, ma la vittoria era fin troppo facile.

15/04/2017