AA. VV.

Una fotografia, tributo a Claudio Rocchi

2016 (Solchi Sperimentali Discografici)
experimental rock, elettronica

Claudio Rocchi è probabilmente un personaggio che manca parecchio all'Italia di oggi, uno dei figli di quella autentica cultura e sensibilità a cui abbiamo -  purtroppo - da tempo smesso di abituarci. Morto nel 2013 per una malattia degenerativa, il cantautore milanese è stato un esemplare unico nel progressive italiano, che si è saputo distinguere anche al di fuori dell'ambito musicale. Partendo dagli Stormy Six alla fine degli anni Sessanta, ha poi intrapreso una carriera solista che lo ha accostato al rock psichedelico, al progressive, al folk, fino all'elettronica sperimentale. Ma non si è fermato lì; preferendo, infatti, mantenere intatta la propria libertà artistica piuttosto che piegarsi per il successo commerciale, è stato anche un importante conduttore radiofonico in Italia su Radio 2 (“Per voi giovani”, "Pop Off"), nonché il fondatore della prima radio indipendente nazionale nepalese (“The Himalayan Broadcasting Company”); ha lasciato inoltre il segno come regista (“Pedra Mendalza”), attore (“Musikanten”) e poeta (“Le sorprese non amano annunciarsi: sono un gruppo rock di fanciulle, suonano nude e sono bellissime”) e, infine, come generoso attivista e organizzatore culturale (“Festival del proletariato giovanile”). Accanto a lui, nel corso degli anni, hanno lavorato artisti del calibro di Mauro Pagani, Alberto Camerini, Lucio Fabbri, Gianni MarroccoloPaolo Tofani, con il quale era entrato negli Hare Krishna alla fine degli anni Settanta.

A tre anni dal suo definitivo "volo magico", il primo album uscito per l'etichetta "Solchi Sperimentali Discografici" (di Antonello Cresti e Valerio D'Onofrio) ha voluto omaggiare il grande "maestro di vita" della musica italiana. L'album è la registrazione dell'evento che si è svolto il 18 giugno di quest'anno a Milano, alla Casa di Alex, dove un gruppo di musicisti delle più varie estrazioni e provenienze ha voluto rendere omaggio al cantautore milanese, suonando dei brani che lo hanno avuto come ispiratore. Non delle semplici cover, quindi, piuttosto delle fotografie sonore che mirano a mettere in luce sia i vari aspetti dell'eclettico Claudio Rocchi, sia il proprio debito di riconoscenza nei suoi confronti.

Il primo brano proviene dal conio di Antonello Cresti e Andrea Gianessi (Nihil Project), che con Fabrizio Testa danno nuova linfa ad "Astronome Siddhi", brano che era già finito nella colonna sonora del sopracitato film “Pedra Mendalza”. Tra i nomi, troviamo poi anche Luca Olivieri ("Cerchio di vento"), Andrea Tich ("Odore d'erba"), Fabrizio Tavernelli Complesso ("Fossii), Acoustic Trion ("Infinity Soul"), Luca Dai e Alessia Pasini ("Mr. Mistero"), Marco Lucchi e Massimo Amato ("Albedo").

A leggere i nomi coinvolti, si capisce subito come il progetto nasca all'insegna di quelle sperimentali "musiche altre" trattate ampiamente nei volumi dal saggista Antonello Cresti. Un ricordo, dunque, che diviene il tramite di scorci sonori senza dubbio molto suggestivi. Tra gli altri artisti che hanno contribuito, ricordiamo anche i creatori degli sleeping concert, gli Enten Hitti ("Requiem Claudio"), oltre ai Dissoi Logoi di Alberto Morelli ("Il colore dei gesti"), Riccardo Sinigaglia ("Improvviso per Moog Sonic Six") e i Camerata Mediolanense ("Dolci ire"). Chiude una ghost-track registrata in studio, firmata dagli En Velours Noir ("Taraxacum").

01/12/2016

Tracklist

  1. Astronome Siddhi (Nihil Projet feat. Fabrizio Testa)
  2. Cerchio di vento (Luca Olivieri)
  3. Odore d'erba (Andrea Tich)
  4. Fossili (Fabrizio Tavernelli Complesso)
  5. Infinity Soul (Acoustic Trion)
  6. Mr. Mistero (Luca Dai & Alessia Pasini)
  7. Albedo (Marco Lucchi & Massimo Amato)
  8. Requiem Claudio (Enten Hitti)
  9. Il colore dei gesti (Alberto Morelli / Dissòi Logòi)
  10. Improvviso per Moog Sonic Six (Riccardo Sinigaglia)
  11. Dolci ire (Camerata Mediolanense)
  12. Taraxacum (En Velours Noir)




AA. VV sul web