Protagonisti della scena elettro-disco di Los Angeles, Michael David e Tyler Blake si sono guadagnati il plauso della critica anche grazie a numerosi remix di artisti famosi come Mayer Hawthorne, Holy Ghost, Ladyhawke, Fischerspooner e Major Lazer.
Il secondo album del loro progetto Classixx non tradisce le attese, grazie a una serie di brani disco-pop confezionati con gusto e una discreta quantità di idee.
La critica ha definito la loro musica un incrocio stilistico tra Arthur Russell e i Fleetwood Mac, un'ibridazione vincente che il duo ripropone attorniandosi di validi ospiti e guest star.
Purtroppo "Faraway Reach" non assume le caratteristiche di prova definitiva per i Classixx: nonostante alcune piccole deliziose creazioni, l'insieme non decolla, molte tracce non superano il gradevole effetto deja-vu ("Grecian Summer") e alcune collaborazioni scivolano nel prevedibile ("Safe Inside") o restano sospese a metà tra estasi e routine ("I Feel Numb").
La magia che sprigiona "Just Let Go" (ospite How To Dress Well) è solo un esempio di quello che David e Blake potrebbero offrire in qualità di autori e alchimisti del suono. Anche l'incursione nell'afro-beat di "Ndivile" offre qualche brivido, ma tranne alcune soluzioni sonore della title track il resto scivola in un esangue tentativo di conciliare leggerezza e classe.
Il secondo album dei Classixx non ha l'energia di un rave party e neppure il sapore conciliante di una festa sulla spiaggia. È una cartolina sonora in cui, oltre all'indirizzo del destinatario, manca anche una foto ben chiara del luogo di provenienza.
15/06/2016