Domenico Crisci

Issue N. 12

2016 (Jealous God)
techno, industrial

Tra i vari pesi massimi che hanno alimentato la celere e intensa esistenza della Jealous God, label di proprietà della triade magica O'Connor/Mendez/Ruskin, c'è anche il nostro Domenico Crisci, chiamato a stendere la dodicesima uscita attraverso un Ep di quattro tracce, dal titolo "Issue N. 12".

Il cerchio magico iniziato tre anni fa dai "sicari di Dio" Silent Servant e Svreca chiude dunque i battenti, non prima però di aver chiamato a sé, in occasione della vetrina definitiva del Berlin Atonal 2016, elementi del calibro di Champagne Mirrors, Black Merlin, Phase Fatale, Broken English Club, Alessandro Adriani, Beau Wanzer, Alexey Volkov e Pye Corner Audio. Una carrellata di giovani e navigati producer di cui il buon Domenico è il talento consolidato a cui affidare a occhi chiusi, e orecchie apertissime, il capitolo di chiusura di una saga di fatto considerata già culto nello sterminato panorama techno europeo, ma non solo.

Abbandonate in parte le fughe cavernose di "Ceremony", il produttore campano affonda la propria lama elettronica con disinvoltura, premendo sull'acceleratore come un forsennato e sposando il groove androide, dal tratto completamente analogico, che contraddistingue da sempre il marchio di fabbrica della combriccola Mendez. Nei quattro momenti di "Issue N. 12" prende quota una sorta di fusione "fredda" alla quale Crisci partecipa nelle vesti di progettista ed esecutore materiale.

È un intarsio del tutto naturale a cui l'indomito producer aderisce assecondando semplicemente il proprio istinto, dando vita a martellanti sequenze cyber-techno ("Seagulls Scream") stoppate qua e là dal sibilo alienato, e alienante, di quelle che paiono essere delle rotaie di un treno merci in dirittura di arrivo; così come a frattaglie industrial disseminate con maestria mediante un battito tanto ansiolitico, quanto cazzuto, alla stregua di un rave post-moderno organizzato su Marte ("Black Birds Over Naples").

L'approccio minimal-wave in scia Broken English Club è solo la punta dell'iceberg su cui poggia l'esplosiva "Unknown Body", miglior apertura possibile di uno dei lavori più intriganti e oltremodo riusciti del catalogo Jealous God. Con tale firma Domenico Crisci rinnova ulteriormente la propria caratura, elevandola verso i cieli immensi e misteriosi dell'odierno olimpo della musica techno più estroversa.

29/07/2016

Tracklist

  1. Unknown Body
  2. Seagulls Scream
  3. Black Birds Over Naples
  4. Alte Tanz

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