La milanese Schema ha appena ripubblicato, sia in formato vinile che in elegante digipack apribile, uno dei dischi di culto di tutto il filone della "library-music", genere musicale di cui avevamo accennato nella recensione della ristampa di "Here and Now 1 & 2" (Schema, 2015) di Lesiman, vale a dire "Feelings" (Carosello, 1974) a firma dei fantomatici Jay Richford e Gary Stevan. In realtà, si tratta di un disco composto, arrangiato e diretto da Stefano Torossi (coadiuvato qui anche da Sandro Brugnolini), che aveva alle spalle già un certo numero di colonne sonore di film di serie B e che nel frattempo scriveva arrangiamenti per gruppi italiani pop (come i Camaleonti) e suonava in diverse orchestre di musica leggera.
Torossi, nonostante sia un buon conoscitore del jazz afro-americano e abbia studiato contrabbasso negli Usa, non ha mai in realtà brillato come compositore particolarmente originale o memorabile. La sua "library-music" si pone diverse spanne al di sotto di quella di Lesiman e, soprattutto, di Piero Umiliani, anche se riesce sempre a non impantanarsi in uno scontato e insipido "laid-back" musicale, con un buon gusto nell'arrangiamento orchestrale.
Tutto il primo lato, contenente le prime cinque composizioni (da "Flying High" a "Feeling Tense"), è un discreto esercizio di stile in cui riecheggia tutta la "soul music" più atmosferica e cerebrale, con una decisa strizzata d'occhio verso le partiture orchestrali "midtempo" e funky di "Shaft" (Stax, 1971) di Isaac Hayes.
Nel secondo lato c'è qualche sparuta novità, come nella più ritmata e jazzata "Running Fast" o nel tema drammatico di "Fearing Much". Non male neppure l'incursione nell'easy listening di Burt Bacharach di "Being Friendly" e la melodia psichedelica (ma molto all'acqua di rose) della conclusiva "Having Fun", con un organo hammond alla Booker T.
Più che allo stile di Umiliani e a quello dei Braen's Machine, qui siamo semmai più vicini alle colonne sonore dei vari "Emanuelle" di Nico Fidenco. Curiosa è rimasta nell'immaginario dei vari fan la surreale copertina del disco, con una bella ragazza nuda e bionda (ricorda un po' la giovane Ilona Staller) che sbuca da un campo pieno di felci verdi.
Una curiosità: "Feelings" venne ristampato in vinile nel 1986 dalla Costanza Records con il titolo mutato in "Musica Per Commenti Sonori" (titolo comunque non fuorviante, visto che è quella la prerogativa principale della library) e poi successivamente nel 1998 dalla Easy Tempo con il suo titolo originale, ma diversa immagine di copertina.
Tra le recenti uscite della Schema, è meglio optare per l'interessante raccolta di temi lisergici "Psichedelica" (Omicron, 1971) di Piero Umiliani, quella sì una raccolta di "sonorizzazioni" di ben altra caratura.
03/02/2016