La Bottega del tempo a vapore

Il Guerriero Errante

2016 (Minotauro)
neo-progressive

Il progressive è un altro genere (oltre al garage-punk e alla neo-psichedelia) che in Italia ancora regge bene, sia tra i semplici ascoltatori appassionati che tra le band che ancora propongono le sonorità di vecchi e storici gruppi del genere, dai Genesis ai Marillion, ma (visto che siamo nel Belpaese) anche e soprattutto di Banco Del Mutuo Soccorso, Pfm, Le Orme e Balletto Di Bronzo.

Tutto ciò che i gruppi neo-progressive tentano di fare è aggiungere un tocco di metal più o meno laccato e una produzione impeccabile dal punto di vista sonoro. I testi rimangono grosso modo un coacervo di banalità "fantasy" assortite alla bene e meglio, con talvolta delle pretese persino sociologiche.
A dispetto di un nome francamente orrendo, La bottega del tempo a vapore riesce perlomeno a realizzare buoni pezzi dal punto dell'arrangiamento musicale, sebbene molto poco originale.

Organizzato come un "concept-album" (cosa assai tipica per i gruppi progressive) e suddiviso pretenziosamente in dieci atti (come fosse un'opera lirica), "Il guerriero errante" vede i suoi episodi migliori in quelli unicamente strumentali, posti in apertura e in chiusura del disco (la melodia pomposa alla Hans Zimmer di "Overture" e la delicata sonata pianistica del "Finale").
Nel mezzo prendono parte i toni enfatici di "Fumo d'Anime" (lontanamente alla Banco o alla Locanda Delle Fate, virati però in chiave power-metal) e un simil saltarello vagamente alla Angelo Branduardi di "Ordine e Follia". Ovunque aleggia lo spirito dei Dream Theater e del loro progressive-metal ("Arabeschi sentieri", "Urlanti demoni", "Vita sospesa" e "Ombra di falce"), ma poco della loro perizia strumentale.

La canzone più originale è "Mendicanti luridi", che addirittura richiama alla mente il dark dei vecchi Carillon del dolore. Un plauso particolare va al testierista Angelo D'Amelio (che è anche l'autore degli arrangiamenti), il quale riesce a tenere in piedi tutto il progetto musicale, mentre le note dolenti vengono dalla sezione ritmica e dalla voce, entrambe non sempre precise (e questi sono requisiti fondamentali per un gruppo progressive).
Per ora, quindi, i risultati sono insoddisfacenti e il disco è riservato ai soli incalliti appassionati del genere. Poche autentiche emozioni e scarsa inventiva. Ritentare al prossimo colpo.

11/05/2016

Tracklist

  1. Atto 1 - Overture
  2. Atto 2 - Fumo d'Anime
  3. Atto 3 - Ordine e Follia
  4. Atto 4 - Arabeschi Sentieri
  5. Atto 5 - Mendicanti Luridi
  6. Atto 6 - Eterea Fusione
  7. Atto 7 - Urlanti Demoni
  8. Atto 8 - Vita Sospesa
  9. Atto 9 - Ombra di Falce
  10. Atto 10 - Finale

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