Live Footage

Moods Of The Desert

2016 (Planetarium Records)
post-rock

Non c'è nulla di più inflazionato in musica, soprattutto in certa musica che va oltre lo stereotipo puro, che l'uso del deserto per rappresentare atmosfere distese e una profonda unione tra l'infinità dello spirito umano, la cui reale visione ci è mostrata solo in un'abissale solitudine, e l'immensità dello spazio che ci accoglie.
Proprio il deserto e gli stati d'animo irrealmente "suoi", come si trattasse di entità animata, e di chi è capace di perdervisi diventano i protagonisti della nuova opera del duo di Brooklyn, Topu Lyo e Mike Thies, già artefici di ottime release come "Doyers", pubblicata solo due anni fa.
Le differenze, però, tra quell'uscita e questo "Moods Of The Desert" sono evidenti già nella struttura. Se allora ci trovammo di fronte a una mastodontica opera in diciassette tracce e circa settanta minuti, ora, i quattro elementi costitutivi si spalmano in appena venti minuti o quasi. La loro musica strumentale, costruita essenzialmente su cello, sampler, drums e keyboards è dotata di fluidità unica, spaziale eppure capace di delimitare uno spazio in grado di racchiudere l'illimitatezza dell'Io.

Rispetto al passato, i Live Footage sembrano voler contenere con ancor più fermezza la loro estetica, mettendo da parti talune digressioni che potevano ricordare il pop sognante dei Beach House, lo slowcore, il dub o il funk, la drum'n'bass, il jazz o la musica brasiliana. Tutto, stavolta, è da ricondursi a un ambient ai limiti del minimalismo, ancor più concreto che in passato e meno propenso a sfociare in una sorta di mistico e sonico surrealismo.
Pensato come un concept-album, il deserto diviene non solo l'oggetto delle note, ma il suo stesso indiretto creatore e il risultato forma la rappresentazione impalpabile di quello che lo spazio sconfinato del Grand Canyon ha da raccontarci. "Moods Of The Desert" è molto lontano dalla bellezza poliedrica del precedente "Doyers" eppure, proprio per questo, appare ancora più affascinante di quanto non sarebbe stato se non fosse stato altro che il proseguimento di quello che già ci era stato mostrato.

09/08/2016

Tracklist

  1. Deep Night
  2. Moods Of The Desert
  3. Post Rain; Wet Field
  4. View From A Desert Helicopter

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