Luigi Milanese

Closer To Heaven

2016 (Black Widow Records)
rock, acoustic guitar

Luigi Milanese è un chitarrista e compositore genovese che aveva esordito da solista, pochi anni fa, con "Equinox" (2013). Nell'arco della sua carriera ha suonato con musicisti del calibro di Max Roach, Pino Daniele e i Los Lobos; suona inoltre nel gruppo hard-rock Blue Dawn. Appassionato fin dalla giovanissima età di rock e blues, ha fondato nel 1979, insieme al bassista Piero De Luca, la Big Fat Mama Blues Band. Giunge più tardi la passione per il jazz e la classica, che lo porta al diploma di chitarra presso il Conservatorio di Alessandria.
Gli studi classici hanno indubbiamente portato Milanese a essere un chitarrista dotato di una tecnica superiore alla media, cosa dimostrabile chiaramente dal fatto che - come nel precedente "Equinox" - riesca a suonare praticamente di tutto, trovandosi a suo agio con la chitarra acustica, elettrica, nel fingerpicking come nei riff hard-rock. Ma se nell'album precedente ci trovavamo di fronte varie cover che spaziavano dai Led Zeppelin a Bach, in "Closer To Heaven" troviamo esclusivamente brani inediti.

La forza di Luigi Milanese sta certamente nella grande tecnica, nella versatilità e nel riuscire a spaziare in generi molto diversi tra loro e apparentemente inconciliabili. Le collaborazioni sono notevoli; sono presenti il flautista John Hackett (fratello minore di Steve Hackett), il bassista Bob Callero (ex dello storico gruppo prog italiano Il Volo), la violoncellista Marila Zingarelli, il tastierista Luca Lamari, l'oboista Adriano Mondini, il batterista Federico Lagomarsino e la cantante Claudia Sanguineti.

I dieci brani, spesso molto diversi tra loro, vanno dal rock alla classica, dalla world-music sino alle inaspettate prime sovraincisioni di audio pre-registrati; uno zapping continuo che a volte fonde tra loro generi diversi, più spesso li lascia nettamente scissi. Un perfetto brano classico è "Acoustic Rules", fingerpicking da scuola di musica che cita John Fahey. "I Never Did" è quasi un pop con chitarra acustica e piano, dove si segnala la voce davvero notevole di Claudia Sanguineti, così come in "As A Chill In The Golden Night".
Ma Milanese riesce a passare con disinvoltura al riff hard-rock di "Riot House", un rock mai troppo aggressivo ma arioso, quasi adatto come colonna sonora di un "Easy Rider" dei nostri tempi.

In "All The Things I Never Said" l'aspetto della commistione di mondi musicali diversi raggiunge il culmine e Milanese corre il rischio di passare dall'iniziale classica con flauto e voce a un assolo di chitarra assolutamente metal. Flauto e chitarra duettano perfettamente nel brano ricco di pathos, "Aurora". Nelle due "Vision From The Well" si alza un po' il tiro spostandoci in territori parzialmente nuovi; dopo un'intro pre-registrata, troviamo piano, violoncello e la chitarra di Milanese, a volte acustica altre volte elettrica, che creano le sonorità più introspettive dell'album e probabilmente rappresentano il momento più ambizioso e visionario di "Closer To Heaven". Sempre le due chitarre sovrapposte chiudono, insieme al suono di campane, nel breve "Epilogue".

01/06/2016

Tracklist

  1. I Never Did
  2. Riot House
  3. All The Things I Never Said
  4. As A Chill In The Golden Night
  5. Aurora
  6. Acoustic Rules
  7. Vision From The Well Part. I
  8. Internal Dynamics
  9. Vision From The Well Part. II
  10. Epilogue


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