Merchandise

A Corpse Wired For Sound

2016 (4AD)
post-punk, synth-pop, shoegaze

I Merchandise sono una realtà ben distinta nel panorama indipendente americano, con almeno un paio di album molto intensi e ben suonati. La band, che ha firmato ormai quasi tre anni fa con la gloriosa 4AD, è tornata dopo il deludente "After The End". I membri avevano giurato di impegnarsi oltre le loro possibilità con "Total Nite", fiero di un sound spoglio, distante dalle propensioni elettroniche che pervadono questo nuovo lavoro.
"A Corpse Wired For Sound" è il disco più angusto della band floridiana, che è riuscita ad aggiungere alle scorribande del passato un gusto smaccatamente synth-pop. E in questo senso il disco riesce a bilanciare la cupezza di marziali sezioni ritmiche al sapore dei Depeche Mode con un'estetica appartenente ad altre classi, forse minori a livello di fama, della new wave britannica.

La band non ha mai proposto nulla di nuovo, si intende, ma ha calcato con gusto le mode passate. Perdendo un po' la ruvidezza di alcune chitarre shoegaze, fino ad ora compagne di viaggio fisse dei Merchandise, la proposta rimane tutto sommato convincente.
"Flower Of Sex" suggerisce una connessione necessaria con le band che in questi ultimi anni hanno rispolverato il Madchester sound, suscitando ancora una certa malinconia.
I Merchandise decidono di passare al piacere teutonico e industriale dei Depeche Mode che vanno da "Construction Time Again" e arrivano a "Music For The Masses", come in "Crystal Cage", mentre provano astutamente una sbandata tra r'n'b e pop psichedelico in "Right Back To The Start", dove la tastiera costruisce una persuasiva melodia che sembra provenire dalla testa di Kevin Parker.
Le tenebre calano improvvisamente con "End Of The Week", un nastro in loop che rievoca certe immagini di "Strade perdute" di David Lynch, un vero multiformato di indigestione elettronica e sentimenti pericolosi.

"Lonesome Sound" coglie lo spirito smithsiano come già fatto precedentemente in un brano come "Anxiety's Door", mentre in "Silence" prevale la linea quasi Ebm della drum-machine, lo scintillante finale di "My Dream is Yours" invece energizza con il suo motorik pesante e chiude una prova rispettabile.

12/10/2016

Tracklist

  1. Flower Of Sex
  2. Crystal Cage
  3. Right Back To The Start
  4. End Of The Week
  5. Lonesome Sound
  6. Shadow Of The Truth
  7. Silence
  8. I Will Not Sleep Here
  9. My Dream Is Yours

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