Nel suo compito di scouting internazionale, il gruppo Bob-Media incontra un album uscito in sordina un anno fa, che potrebbe invece stuzzicare i nostalgici del rock duro più canonico. “Brothers In Boogie” sono riff violenti e vetrosi, cavalcate di batteria e coretti di supporto al growl possente della voce del frontman Peter Wagner.
Dopo anni di militanza come tribute-band degli Status Quo, oggi i Piledriver (non a caso storico titolo della band inglese, datato 1972) vogliono cementare, seguendo l’esperienza maturata nel tempo sulle note del rock britannico, la loro spavalda essenza, in un perfetto old-style. “One Way To Rock”, opener delle tredici tracce originali (cui si aggiungono due bonus finali) ha il pieno groove di “Hells Bells”, provare per credere. Quindi Ac/Dc, i loro amati Staus Quo e altri riferimenti di puro eighties-rock sono il filo conduttore di un disco che scivola tra birre, handbanging, chitarre e coretti: classico nel pieno del classico, nulla da dire.
Quasi operistica a tratti, “Natural Born Rockers” nasce con l’organo e prosegue nel metal, facendosi via via più scura, e dimostrando un suono più curato rispetto al quasi anonimato precedente.
Questa è la strada, auguriamo alla band un futuro in cui le ombre del tributo s’allunghino fino a svanire, lasciandoci gradualmente scoprire una identità più sviluppata.
Da vivere tra i solchi del disco, ma soprattutto sotto il palco.
04/12/2016