Winter Severity Index

Human Taxonomy

2016 (Manic Depression)
darkwave

La Capitale, tra le sue luci e ombre, è il luogo in cui, dal 2013, anno di pubblicazione del primo EP dal titolo Survival Rate, Simona Ferrucci, con la collaborazione di Alessandra Romeo, produce musica come Winter Severity Index. Tre anni in cui il progetto è cresciuto molto, anche grazie a performance importanti come quella al Wave Gothic Treffen di Lipsia, occasione in cui Simona e Alessandra hanno presentato il loro nuovo album, "Human Taxonomy", uscito il 15 maggio per la Manic Depression Records e registrato al Subsound Studio da Luciano Lamanna.

In che cosa la minimal/synth-wave del duo romano si differenzia da quella di altre realtà nostrane come gli Schonwald o i napoletani Ash Code e Hapax? Simona (vera mente del progetto) e Alessandra (alle tastiere e ai sintetizzatori) propongono una rivisitazione piuttosto fedele del suono di realtà darkwave fondamentali come Joy Division e The Cure, replicandone i ritmi, i suoni e uno spleen tipicamente marcato (il testo di "Backstroke" recita "never aim to a goal, just filling up the void of an endless sense of loss").
"Human Taxonomy" è, dal punto di vista testuale, un collage di istantanee e stati d'animo che evidenziano il carattere comtemplativo, distaccato e critico di Simona (nei confronti di una società persa ad "arrampicarsi su un podio senza fine", citando "Athlete"). Qui sta il senso del titolo dell'album: una classificazione della specie umana da cui si prende le distanze, preferendo una apparente solitudine.
Una forte sensazione di melanconia aleggia sul loro nuovo album, complice anche una produzione ancora più "oscura" e "fisica" rispetto al precedente "Slanting Ray" del 2014 (l'album che le portò alla ribalta).

"Human Taxonomy" è un lavoro profondamente diverso dal precedente, e questo è evidente sin dal suo incipit. La strumentale "Paraphilia" ci accoglie con un'atmosfera cinematografica che ci proietta in una landa desolata. Riffing e drum machine minimali sono lo scheletro perfetto per sorreggere silenziosamente un soundscape quasi morboso.
Tralasciando per un attimo i classici episodi di genere in cui confluiscono tutti gli elementi caratteristici della darkwave dei tempi che fu, tra i quali "Athlete" e "Drums Of Affliction", brani come "A Quiet Life" e, soprattutto, il conclusivo "5 AM" mettono in luce una particolare attrazione per l'esotico, riscontrabile nel ricorso a ritmi d'impronta quasi tribale.

La musica delle Winter Severity Index ha una forte impronta rock più che elettronica, e questo è evidente perché i sintetizzatori sono il completamento di una struttura già di per sé autonoma. La sezione ritmica è l'elemento più importante di questo loro secondo full length, mentre il resto viene spesso posto in secondo piano. Nonostante ciò, Simona qui dimostra una interessante capacità di piegare la voce alla musica, mostrando un approccio alla vocalità non impersonale, contrariamente a quanto ascoltabile in molte produzioni francesi.
Coldwave sì, quindi, ma non quella che ci si potrebbe aspettare dal classico disco di genere. Non mancano brani più veloci e diretti: impossibile non ballare con le già citate "Athlete" e "Drums Of Affliction", due brani dall'incedere veloce e spedito, che vanno dritti al punto. La musica delle Winter Severity Index sa stupire anche quando si concede arrangiamenti più complessi come in "A Quiet Life", in cui la drum machine si esprime con maggiore creatività e in cui il riffing è più articolato.

La formula di Simona e Alessandra potrebbe apparire semplice, a un primo ascolto, ma ben presto rivela dettagli quasi impercettibili che fanno la differenza. Il risultato di questa cura per il particolare e per il dettaglio è l'incapacità di determinare hit di sicuro successo capaci di cristallizzarsi nella testa dell'ascoltatore, al contrario di quanto proposto nel precedente "Slanting Ray". Un lavoro dal taglio singolare, da approfondire dedicando ad esso l'attenzione che merita.

09/06/2016

Tracklist

  1. Paraphilia
  2. Athlete     
  3. A Quiet Life     
  4. Waiting Room     
  5. Backstroke     
  6. Drums Of Affliction     
  7. 5 AM

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