Dive

Underneath

2017 (Out Of Line)
industrial, rhythmic noise, synth wave

"Underneath" è il sorprendente ritorno di Dirk Ivens, maestro indiscusso dell'elettronica belga, fondatore - assieme a Eric Van Wonterghem - dei seminali Absolute Body Control (attivi dal 1981) e parte del duo The Klinik (in coppia con Marc Verhaeghen). Dalla pioneristica synth wave degli esordi, sino al drone/rhythmic noise di progetti come Sonar, passando per la fondamentale, cupissima e minimale EBM dei The Klinik, Ivens è una figura fondamentale per lo sviluppo dell'elettronica post-industriale. Sin dai primissimi anni Ottanta egli è stato una fonte d'ispirazione essenziale per moltissimi artisti, nonché responsabile della nascita di diversi sottogeneri della musica post-industriale.

Il nuovo album a firma Dive, progetto solista rhythmic noise nato nel 1990, arriva dopo una decina d'anni circa dall'ultima uscita ufficiale. Esce per Out Of Line in due diversi formati: vinile verde (con cd allegato) e cd. L'album raccoglie un po' le varie anime del lavoro di Ivens, che qui recupera lo spirito dei suoi primi lavori degli anni Novanta ma contaminando il tutto con influenze provenienti da altri suoi progetti, più o meno recenti.
Il Nostro qui si avvale della collaborazione con Ivan Iusco (già sperimentata in "Concrete Jungle") e Rafael M. Espinosa, suo collaboratore in "Behind The Sun". Il trio riesce a creare un suono molto stratificato e curato nei minimi dettagli che, unito alla capacità di Ivens di creare brani con un appeal indiscutibile, ne fanno un album indispensabile per tutti gli appassionati del progetto e un buon punto d'inizio per chi volesse avvicinarsi a certe sonorità, oggi più che mai in auge soprattutto nella loro versione più orientata verso il techno industrial più underground (da Ancient Methods a Phase Fatale), genere estremamente debitore di certa EBM old school di metà anni Ottanta ma anche del rhythmic noise dei primi anni Novanta.

Dive è essenzialmente un progetto che, anche in sede live, rivela appieno la sua anima più legata allo spirito caustico e adrenalinico dell'Electronic Body Music virata verso un martellante e sfaccettato electro-noise. Ivens muove la sua danza tra luci stroboscopiche, pulsanti ritmiche industriali e una voce ansimante opportunamente filtrata e distorta che ci narra d'incubi distopici. Non a caso, il brano "Underneath" si apre proprio con un invito a entrare nel "dark world", nella "dark age" di un "mad world". La traccia strizza anche l'occhio ai fan del primo Dive.
Brani come "Far Away" e "Let Me In" ci ricordano le radici synth wave di Ivens, la sua capacità di creare delle melodie efficaci che qui ben si sposano con un sound alla Absolute Body Control. In "Sacred Skin" emerge quasi uno spirito paleo-techno industrial, mentre un brano come "A Man Came" aggiorna la lezione minimale dei The Klinik all'angoscia neo-cyberpunk del presente.
"Melt" è uno degli episodi più riusciti perché capace di sintetizzare e rinnovare al meglio le varie influenze del passato, anche con un po' di derive alla Sonar.
Il finale ottimo con "I Want You" mette in gioco interessanti stratificazioni di rumore in pieno stile Dive e ci dà la conferma definitiva che il Re è tornato.

"Underneath" fa tabula rasa dei molti, troppi emuli di un certo sound che, è sempre bene ricordarlo, Ivens ha creato e manipolato nel corso di una carriera pluridecennale, creando un sound sempre molto riconoscibile e personale che non ha nulla da invidiare a molta elettronica recente, la quale oggi riscopre (e rivaluta) molte gemme oscure del passato, proprio mentre la profetica fantascienza di un James G. Ballard o di un Philip K. Dick si fa cronaca quotidiana.

27/04/2017

Tracklist

  1. Underneath
  2. Far Away
  3. Sacred Skin
  4. Let Me In
  5. From Behind
  6. Something
  7. Howling Ground
  8. A Man Came
  9. Melt
  10. I Want Yo

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