Freddie Gibbs

You Only Live 2wice

2017 (ESGN)
rap

L'artwork dell'album è emblematico. Il ritorno sulla scena di Freddie Gibbs arriva come una vera e propria resurrezione. Più che un ritorno, un nuovo inizio. Sì, perché dopo essere stato vittima di una sparatoria e di una pesantissima accusa di stupro (poi finita in nulla), Gibbs si sente come un sopravvissuto. Visto il personaggio, un rapper vecchio stile addirittura accostato a Tupac per la sua presenza scenica, e nonostante la copertina, la spiritualità non è di casa. La traccia iniziale, "20 Karat Jesus", detta fin da subito il senso del disco. L'album è un viaggio in solitaria. La scelta di non volere alcuna collaborazione esterna e una durata decisamente breve riesce a far esprimere al meglio l'artista. Il disco è chiaramente intriso di riflessoni rispetto a quello che sarebbe potuto succedere (la morte e la carcerazione) ma che fortunamente non è accaduto. 

"You Only Live 2wice" rimane un lavoro prettamente gibbsiano, nel senso che strutturalmente permangono gli elementi che hanno caraterizzato da sempre i suoi lavori, un flow capace di adeguarsi sempre al beat, di accelerare e di rallentare senza mai sbagliare una barra. Il talento di Gibbs viene di fatto espresso "in purezza", forse rendendo il tutto fin troppo flow-centrico. Buono anche il lavoro dei produttori. Oltre alla collaborazione con l'amico di vecchia data Speakerbomb, risalta sulla traccia "Alexys" la presenza di Kaytranada e dei BADBADNOTGOOD. Il disco è giustamente molto riflessivo, e non potrebbe essere altrimenti. Nel singolo "Crushed Glass", che ha anticipato l'uscita dell'album, la frase ricorrente è "the future started yesterday" come a dire che un nuovo inizio è necessario, ma tenendo ben presente il passato. La jazzy "Andrea" è un'altra traccia particolarmente riuscita, in cui si possono apprezzare tutte le sfaccettature e i virtuosismi dell'artista. 

Potrebbe sembrare che i contenuti rendano "You Only Live 2wice" un disco pieno di risentimenti, di frustazione e di tristezza. Tuttavia Gibbs rifiuta di autocommiserarsi e riesce a esprimere al meglio quello che vuole dire. È un album forse meno completo rispetto ai precedenti "Shadow Of A Doubt" e "Piñata", ma per chi ama l'artista è sicuramente un ascolto da annotare. La transizione non è ancora completa, ma alla fine viene da chiedersi cosa Freddie Gibbs ci regalerà in futuro.

03/04/2017

Tracklist

  1. 20 Karat Jesus
  2. Alexys
  3. Crushed Glass
  4. Dear Maria
  5. Amnesia
  6. Andrea
  7. Phone Lit
  8. Homesick


Freddie Gibbs sul web