Ikonika

Distractions

2017 (Hyperdub)
grime, trap, bass-music

Distrazione come rallentamento e rinvio rispetto alle proprie aspettative creative e di pubblicazione, ma anche più propriamente come evasione, tentativo di fuga rispetto al mondo circostante e agli affanni della situazione politica contemporanea. È così che Ikonika spiega il titolo atto a presentare il suo terzo full-length, giunto a quattro anni da “Aerotropolis”, e a introdurre quindi i significati di cui è permeato, significati che a loro modo influenzano gli sfaccettati significanti di “Distractions”, il lavoro più complesso e affascinante nella ormai decennale carriera della storica producer di casa Hyperdub.

Di certo non è la prima volta che Sara Abdel-Hamid insegue la sua voglia di escapismo e riempie a suo modo spazi sonori per realtà parallele/distopiche, si può dire però che è questo il momento in cui la musicista di stanza a Londra ha esplicitato in maniera così netta un simile desiderio, spostando il centro della sua attenzione verso un suono più cupo e claustrofobico, in aperta discussione con le riletture house e freestyle del precedente album.
Curiosa e ricettiva, capace di captare quanto di più fresco vi sia in giro e di adattarlo a una cifra espressiva sempre coerente ai suoi fondamenti basilari, a questo giro la produttrice si arma di grime, bass-music, elementi trap e movenze r&b, per costruire un disco dall'anima sentitamente metropolitana (la copertina, scorcio pesantemente digitalizzato di un quartiere londinese, parla chiaro) e dall'intelligente gestione dei tempi, in cui poter modellare un universo concettuale ed estetico di assoluta chiarezza e personalità. In un anno già ricco di grosse uscite elettroniche al femminile, questo è un ulteriore tassello di rilievo.

Ancor prima che il fertile eclettismo sonoro, a risaltare è il raffinato inserimento dell'elemento vocale, non soltanto nelle sembianze di campionamenti estemporanei (come quelli che aprono l'iniziale “Girlfriend”, ma anche quelli, malinconicamente distorti nella migliore tradizione Hyperdub, a chiusura della tenebrosa lounge di “Not Actual Gameplay”), ma anche nelle forme di vere e proprie linee canore, conseguentemente anche di melodie che trasportano le produzioni di Ikonika a un nuovo livello espressivo.
Se ne fanno testimoni la conclusiva “Hazefield”, saggio di r&b notturno ed evanescente puntellato da una base electro-grime, interpretato dall'amica Jessy Lanza con il suo timbro più sfumato e sensuale, l'altrettanto ipnotica “Noblest”, dallo sghembo taglio footwork, in cui Andrea Galaxy si muove con l'evanescenza e il fascino di una FKA twigs, ma anche il grime-rap più classico di “Sacrifice”, in cui Jammz snocciola le sue rime con un trasporto quasi pop. Anche senza il sostegno di una voce, i beat e i timbri di Abdel-Hamid mantengono comunque viva la curiosità, giustificando più che dignitosamente la necessità di questo ennesimo cambiamento stilistico.

Con i ritagli da videogioco/chiptune a fornire nuovamente spunti micro-melodici per molti dei brani di “Distractions”, in una sorta di rimodellamento sci-fi dei frammenti sonici dello Zomby dei tempi d'oro (“Lear”, ricca di astrazioni wonky e sinuose sincopi ritmiche, “435” e le trasfigurazioni trap in chiave bass, con i bei giochi di synth in primo piano), Ikonika dice la sua spaziando tra scene e opzioni, non lasciando niente di intentato. Si passano quindi in rassegna cornici post-industrial, accentuate da una cupa coltre di synth atmosferici (“Not”), minimalismo compositivo e ossessione ritmica degna del migliore gqom (“Do I Watch It Like A Cricket Match?”), modulazioni sintetiche a cavallo tra Londra e gli Stati Uniti (il grime imbastardito di “Lossy”).
La disinvoltura di Abdel-Hamid nell'abbattere qualsiasi tipo di barriera e approcciarsi a ogni possibilità, mantenendo intatta la propria linearità di tratto nonché la forza concettuale della propria arte, la porta a evoluzioni sonore ambiziosissime, a una diversificazione della proposta che si ridefinisce ogni volta con salti quantici, ma con una coerenza centrale perfettamente riconducibile a un motore creativo unico.

Paiono ormai obsoleti i tempi in cui la producer contribuiva a rendere grande la Hyperdub diffondendo assieme ai compagni di brigata il verbo dubstep. In continua espansione e rimodellamento come la sua label, Ikonika è soltanto all'ennesima fase di una carriera che non accenna a smettere di sorprendere. Ha già annunciato che per il quarto album vorrebbe collaborare con un maggiore numero di vocalist e costruire a suo modo un prodotto più orientato al pop e alla melodia. Da parte nostra, restiamo con le antenne drizzate.

10/08/2017

Tracklist

  1. Girlfriend
  2. Noblest (ft. Andrea Galaxy)
  3. Manual Decapitation
  4. Lear
  5. BGM
  6. 435
  7. Do I Watch It Like A Cricket Match?
  8. Sacrifice (ft. Jammz)
  9. Love Games
  10. Lossy
  11. Not Actual Gameplay
  12. Not
  13. Hazefield (ft. Sweyn J & Jessy Lanza)


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