Julie's Haircut

Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin

2017 (Rocket Recordings)
psych-rock

La medesima vena lisergica responsabile degli ultimi ambiziosi dischi dei Julie's Haircut, il doppio "Our Secret Ceremony" (2009) e la quasi suite strumentale "Ashram Equinox" (2013), è di nuovo - e più che mai - al centro del nuovo capitolo "Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin".

Nuovi gioielli sono gli undici minuti di "Zukunft", una jam di blues spaziale senza parole in crescendo di mormorii, strepiti cacofonici e sax, a deflettere in una tortura ritmica che continua a irradiare energia cosmica, e di certo la rampa di lancio Hawkwind-iana di "Deluge", per chitarra lancinante e sax etereo, una serie di detonazioni che tutto annichiliscono. La voce, o meglio una formula sottovoce, torna a farsi sentire nel clima genuinamente esoterico di "The Fire Sermon" (batteria ipercinetica e nuovi scoppi violenti di distorsione), un tour-de-force in meno di sei minuti di durata.

Il resto svaria e sbarella, da buoni esperimenti irrealizzati (la danza derviscia di "Cycles", la serpentina, elettronica improvvisazione di "Salting Traces", l'indefinibile Nico-esca "Koan", ricolma di dulcimer e bacchette noh) a ruffianate ("Gathering Light" pigia troppo il pedale Doors). È comunque il disco - il settimo lungo (produzione del bravo e versatile Germano) - che corona degnamente il ventennale del complesso modenese, intransigente, bramoso di tensione elettrica, irrazionale nei suoi accrescimenti dinamici. Sempre all'insegna del Miles Davis spaziale (hanno coverizzato la sua "Shhh/Peaceful" nel 2016), sta tra i più competenti revival psichedelici dell'epoca. Titolo ibridato tra Zappa ("Invocation And Ritual Dance Of The Young Pumpkin") e Ken Anger ("Invocation Of My Demon Brother"). Seguito dal singolo "Burning Tree".

03/03/2017

Tracklist

  1. Zukunft
  2. The Fire Sermon
  3. Orpheus Rising
  4. Deluge
  5. Salting Traces
  6. Cycles
  7. Gathering Light
  8. Koan

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