Leonce

Insurgency

2017 (Fade To Mind)
post-club, techno

Il suono di un flauto, ma non come ce lo immaginiamo di solito: sample striduli e aciduli, montati su una base dove il punteggio delle note del basso fa a cazzotti con l'irregolare andamento del ritmo - è "Flute Strike", un pezzo virtualmente imballabile eppure tremendamente d'effetto. Oppure il suono dei synth-pad di "Alesis Drums", svuotato di ogni sentore da carnevale caraibico stile-Major Lazer per lasciare soltanto il fragore di un riverbero digitale. Ma anche le steel drums di "Snakes" suonano lontane anni luce dalla morbida e radiofonica dancehall di un Drake a caso. L'incedere sintetico e metropolitano di "Jungle", poi, è come una sorta di techno oscura e introversa, venata dei sentori ambient-pluviali che bagnavano la giungla del dorato marchio Future Sound Of London, il beat di "Apparition" trasfigura invece il violento crash del vogue in un'ammutolita danza zeppa d'energia.
Radicale negli intenti di ri-appropriazione, e con un'attitudine totalmente in your face: "Insurgency" è musica da ballo e di protesta, titolo e copertina fanno da sfondo a un nuovo, disperato ma eccitante modo d'intendere la vita all'interno del club.

In quel di Atlanta, Leonce ha co-fondato assieme ad altri dj il marchio Morph, un collettivo che organizza serate semi-clandestine in luoghi poveri, se non del tutto abbandonati, frequentati dalle frange afro/latino-americane e Lgbtqi più marginalizzate - e in una città dove il costo della vita continua a salire, trovare spazi di ritrovo è impresa sempre più ardua. Ciononostante, il Morph ci mette la faccia e il cuore, facendo il possibile per dare un senso di comunità anche a chi non rientra necessariamente nei giri soliti per cui la città è più rinomata: hip-hop e crunk.
Nelle proprie avventure soliste, quindi, Leonce non poteva che associarsi alla solidale sorella d'intenti Fade To Mind, etichetta indipendente di Los Angeles che negli ultimi anni è riuscita a creare un marchio di fabbrica tra i più peculiari e istintivamente riconoscibili (famose le uscite di Kelela e Fatima Al Qadiri). Ma se pochissimi mesi fa il disco di debutto del fondatore stesso della Fade, Kingdom, non ha esattamente colpito nel bersaglio, "Insurgency" adesso rimette le carte in tavola nel migliore dei modi, dimostrando che Leonce è sicuramente uno dei nomi più eccitanti da seguire di tutto il circuito.

Si potrebbe parlare ancora a lungo di questo spigoloso e obliquo nuovo linguaggio digitale, e del modo in cui il panorama elettronico largamente inteso degli ultimi anni abbia visto fiorire, nelle retrovie meno battute, sentori ambient dedicati a una ricerca identitaria fuori dai binari (vedasi Yves Tumor, Lee Bannon ed Elysia Crampton), e coevi risvolti techno underground sempre più sfacciatamente fai-da-te. Ma, a conti fatti, è meglio lasciarsi travolgere dal poliforme e ambiguo suono dei piatti di Leonce; nel suo continuo sferragliare sintetico totalmente strumentale, "Insurgency" non manca di suggerire prese di posizione socio/politiche, ma più che alla ricerca d'identità qui siamo già al passo successivo - meno introspezione e meno contettualità, più muscoli, sudore, voglia di vivere e senso d'urgenza.

14/05/2017

Tracklist

  1. Snakes
  2. Insurgency
  3. Flute Strike
  4. Apparition
  5. Alesis Drums
  6. Jungle
  7. Advent
  8. Snakes (Club Mix)