Lino "Capra" Vaccina

Metafisiche del suono

2017 (Dark Companion Records)
minimalismo

La seconda vita artistica del compositore Lino "Capra" Vaccina - già esponente di primo piano della stagione sperimentale italiana degli anni Settanta con Aktuala, Telaio Magnetico, con le collaborazioni insieme a Franco Battiato e Juri Camisasca e soprattutto col pilastro del minimalismo italiano “Antico adagio” (1978) - diventa sempre più fruttuosa e sorprendente per chi vuole intraprendere quei sentieri di etnomusicologia che Vaccina ha da sempre percorso.

Dopo l’ottimo "Arcaico armonico" (2015), con la collaborazione dell’amico di sempre Camisasca, è la volta del nuovo “Metafisiche del suono”, che apre nuove vie alle precedenti intuizioni di Vaccina. Le percussioni si arricchiscono di pianoforte (Lino Vaccina), di oboe e corno inglese (Camillo Mozzoni), chitarra e salterio (Michael Tanner) e viola (Alison Cotton). 
E’ un nuovo percorso alla ricerca della musica delle origini, di una spiritualità primordiale, di suite minimali che - come la metafisica in filosofia - si occupano del suono nella sua interezza, la ricerca di un suono assoluto, non condizionato da esperienze umane, di una musica che è (metafisicamente) grande "sempre", non influenzata dalla contemporaneità, concettualmente quasi pre-umana, sempre esistita. Vertici di questa ricerca sono i due brani pilastro dell'Lp - “Metafisica del suono“ e “Metafisica del silenzio” - dove suono e silenzio diventano due elementi che, filosoficamente, potremmo tradurre in tutto e nulla, dove il silenzio non è automaticamente “assenza” di suono ma - seguendo la scuola di John Cage - diventa suono esso stesso.

Due suite divise in vari movimenti che si librano tra piano, percussioni e cenni di chitarra in un caleidoscopio di suoni ripetuti che esplorano prima l’elemento-suono, poi l’elemento-silenzio. In particolare i quasi 14 minuti di “Metafisica del suono” rappresentano una delle pagine più ambiziose della carriera del compositore. Non mancano i ricordi di una sacralità primitiva che rimanda alle percussioni degli Aktuala (“Lo spazio trascendente”) e a una certa spiritualità dei Popol Vuh  (“Geometrie astrali”).

In questo lotto di brani uno dei più coraggiosi è certamente “Il silenzio interiore”, commovente composizione per percussioni che si pone come ricerca pacata di se stessi, di musica per ritrovarsi e allontanarsi dal caos. Un vero viaggio interiore alla scoperta del proprio silenzio, elemento ormai dimenticato nella nostra società contemporanea, dove la chiacchiera e l’opinione urlata priva di pensiero diventa una cifra quasi imprescindibile. La musica di Lino "Capra" Vaccina si pone quindi in assoluto contrasto con tutto questo, aliena alla contemporaneità, che - come appunto la metafisica - cerca quello che è "vero" sempre, non mera pulsione modaiola.

17/01/2018

Tracklist

  1. Metafisica del suono
  2. Lo spazio trascendente
  3. Policromie sospese
  4. Il silenzio interiore
  5. Geometrie astrali
  6. Metafisica del silenzio

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