Maximo Park

A volte è doloroso, ma ci sono storie d'amore che bisogna avere il coraggio di chiudere per sempre. Lo so che è difficile, spesso prevale la comprensione per coloro che in passato hanno reso liete le tue giornate più grigie.
Sono in verità ben dieci anni che la mia relazione pericolosa coi Maximo Park si trascina senza né gioie né dolori. Sì, nemmeno dolori, perché la musica di Paul Smith e compagni è diventata talmente esangue da non lasciare neanche tracce di disturbo o delusione.

"Risk To Exist" è il quarto tentativo di restauro di una delle storie più divertenti del pop inglese, questa volta affidato a nomi importanti che incutono timore e deferenza, ma la co-produzione di Tom Schick (Wilco, Beck) e la presenza di Mimi Parker dei Low non garantiscono quel rinnovamento emotivo e creativo che a volte fa rinsaldare vecchie amicizie abbandonate.
Ancora una volta la musica dei Maximo Park si fa ascoltare con piacere e riesce anche a strappare un sorriso (la title track), ma ispirazione e creatività latitano come la carne in una dieta vegetariana ("The Reason I Am Here").
Non basta infatti una produzione più raffinata ("Respond To The Feeling") e un'ipotetica sensibilità civile ("Work And Then Wait") per risollevare le sorti di "Risk To Exist".

Senza alcun dubbio i Maximo Park sono ormai dei professionisti, dei musicisti abili e intelligenti, ma la loro svolta indie-disco mette insieme scampoli synth-pop e delizie funky senza mai affondare né convincere.

30/07/2017