Venticinque tracce, settantaquattro minuti, tanta roba da riversare in un solo disco, ma non sempre con le idee chiarissime, fra smanie di sperimentazione e la ricerca dello “strano” a tutti i costi, del volutamente sconclusionato, persino quando non ce ne sarebbe il ragionevole bisogno.
Certo, non si può non voler bene a chiunque abbia il coraggio di ricercare in maniera tanto ostinata dissonanze (“Motorcade”) e rumorismi assortiti (“The Sound Of Music”, “Taurus”), accordi ripetuti ad libitum (“Chains”), raga ubriachi (“Journey To The Top”), strumentali in odore di psichedelia lo-fi (“My Shadow”) e alternative hit volutamente sgangherate (“Chapter II”, “Gotham Brake”).
Ma bisogna ammettere che, in mezzo a tutti questi suoni in odore di Liars scarnificati (“Tiger Pipe”), gran parte di “Yellow” scorre non senza qualche fatica, con tanto di intermezzi oltremodo trascurabili (“Matroska”) e prove tecniche di trasmissione sparpagliate qua e là (“Scorpion Demo”, “70 Cents”).
La patina da demo casalingo (“On Mi Mind”) rende complessa l’identificazione di un formato-canzone canonicamente inteso, e anche quando le apparenze sembrerebbero delinearla (“Cookie”, “Perfect”) c’è sempre il rischio di rendere l’ascolto irritante, persino agli ascoltatori più scaltri.
I Naomi Punk continuano a puntare sulla scrematura della fan-base, su una fruizione difficile, alcune tracce (“Carniceria”) sembrano costruite per saggiare la pazienza dell’ascoltatore, con una bizzarria dall’effetto boomerang, che mantiene la band alla perenne ricerca di una propria identità, rinchiusa all’interno di un recinto che lei stessa ha deciso di costruire.
“Yellow” resta uno di quei progetti con la patina “avant”, ma che i detrattori catalogheranno alla voce “indie-snob”: i primi 30-40 minuti si ascoltano con piacere, poi l’intransigenza non sempre paga e tutto si fa snervante, le tante buone idee piacevolmente anti-convenzionali (“Cardboard”) perdono efficacia e lucidità all’interno di un magma scostante, qualitativamente discontinuo e oggettivamente troppo prolisso.
(07/11/2017)